Pattuglie per “difendere” supermercati e farmacie: maxi-vertice in Prefettura

TRIESTE. Coronavirus e sicurezza: l’impatto dell’epidemia rischia di non limitarsi all’ambito sanitario. Il pericolo è che un’eventuale diffusione del virus, su una scala comparabile a Lombardia o Veneto, possa avere ripercussioni anche sul fronte dell’ordine pubblico. Per ora – rimarca il prefetto di Trieste Valerio Valenti – si tratta di valutazioni da avviare in un’ottica preventiva, ma non si possono escludere scenari inquietanti anche alla luce dei primi segnali intravisti in questi giorni.
«Va predisposto un piano di controllo straordinario del territorio – spiega Valenti –, individuando anzitutto gli obiettivi sensibili da monitorare e proteggere con pattuglie delle forze dell’ordine nel caso la situazione peggiorasse. Sto parlando di supermercati, farmacie e di tutti quei luoghi che potrebbero essere presi d’assalto, anche sulla spinta della “psicosi” che si sta diffondendo». « In questo senso – continua il prefetto – potrà essere prezioso aprire un confronto con le associazioni di categoria degli esercenti, stabilendo un codice etico condiviso e procedure da seguire in caso di carenze degli approvvigionamenti. Non va sottovalutato, inoltre, il rischio che si verifichino episodi di sciacallaggio».
Argomenti che saranno al centro di una riunione convocata per oggi, martedì 25 febbraio, alle 16 nel Palazzo del Governo di piazza Unità alla quale parteciperanno i vertici della sicurezza e dell’ordine pubblico del Friuli Venezia Giulia: i prefetti, i questori, i comandanti provinciali e regionali di Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del fuoco, oltre a un rappresentante della giunta regionale.
Ieri sono state intanto definite nuove procedure sotto il profilo igienico in Tribunale. Escluse le ipotesi di udienze a porte chiuse o di limitazioni per quanto riguarda l’accesso degli utenti. «Ci siamo confrontati anche con la Regione ed è emerso che al momento la nostra non è un’attività a rischio – sottolinea il presidente Piervalerio Reinotti –. Adotteremo comunque presidi igienico sanitari, ovvero distributori a colonna di gel disinfettante che saranno installati in vari punti, in prossimità di cancellerie, bagni e aule per le udienze. Inoltre metteremo degli asciugamani cartacei usa e getta al posto di quelli in stoffa».
Accorgimenti per favorire il contenimento del coronavirus sono stati disposti anche in Questura e nei Commissariati di Muggia, Duino e San Sabba seguendo le indicazioni delle circolari della direzione centrale. Negli uffici aperti al pubblico sono state aumentate le distanze tra le sedie delle sale d’aspetto e i locali vengono arieggiati più spesso. In caso di affluenza massiccia di utenti, a una parte di essi sarà chiesto di aspettare all’esterno per evitare un affollamento che posso favorire eventuali dinamiche di contagio. «Il personale – evidenzia il questore Giuseppe Petronzi – è stato dotato di mascherine e gel disinfettante. Chi lavora al fotosegnalamento dispone anche di camici usa e getta». —
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