"Patto" fra i sindaci di Trieste e Vienna su cultura, turismo e porto

Il borgomastro Häupl ricevuto da Cosolini: firmato un protocollo fra le due municipalità. L'ospite austriaco: “Trieste, città fantastica e molto vicina alla nostra”
Cosolini e Haupl in piazza Unità (foto Lasorte)
Cosolini e Haupl in piazza Unità (foto Lasorte)

TRIESTE. La prospettiva di una forte ripresa dei rapporti a tutti i livelli fra le due città, tutta rivolta al futuro, ma senza dimenticare, anzi potendosi basare sui profondi e strutturali legami del passato:  questa la sintesi e la chiave di lettura dell'attesa visita che il Sindaco di Vienna Michael Häupl, ricevuto dal Sindaco di Trieste Roberto Cosolini, ha compiuto in città e che ha trovato il suo “punto focale” in Municipio con la firma di un inedito Protocollo d'Intesa fra le Amministrazioni delle due Città.

            Un documento questo assolutamente innovativo che, partendo dalla premessa del comune passato e delle comuni attuali caratteristiche di città mitteleuropee aventi problematiche e  interessi analoghi e convergenti, va poi ad articolarsi e a indicare cinque principali concreti ambiti d'intervento ritenuti prioritari, sui quali puntare con decisione, anche con la messa in campo di progetti comuni, studiati e quindi realizzati assieme. Particolare riguardo viene riservato in tale contesto alle collaborazioni su progetti di “Smart City”, per  migliorare la qualità urbana e quindi di vita dei cittadini, puntando su soluzioni avanzate per la mobilità urbana, riduzione del traffico con maggiore pedonalità e ciclabilità, ed efficienza energetica degli edifici; con attenzione quindi ai cambiamenti in atto nelle città e alle mutate esigenze dei cittadini, postulando una conforme revisione dei progetti di sviluppo e di pianificazione urbana, anche con il coinvolgimento dei cittadini stessi e soprattutto con la progettazione e creazione di nuovi spazi pubblici; massima attenzione, in questo quadro, va alla conservazione dei centri storici e del patrimonio culturale (collaborando in tal senso anche per l'inserimento – con le nostre e molto affini comuni peculiarità -  nel Patrimonio Mondiale UNESCO); e ancora alla creazione di sinergie turistiche e di eventi letterari e musicali, con un'ulteriore valorizzazione della comune cultura dei Caffè e del vino; infine non poteva mancare il potente tasto “strategico” della cooperazione tra i porti di Trieste e Vienna, che con il Protocollo ci si propone di intensificare in particolare riguardo al traffico di container e alla logistica, e poi mediante reciproche presentazioni dei servizi disponibili nelle rispettive città e con la comune individuazione di potenziali clienti, naturalmente rivalutando e dando massima espressione alle potenzialità dei collegamenti ferroviari Trieste-Vienna, soprattutto  in relazione ad altre metropoli e ai flussi di traffico europei e internazionali.

Il sindaco di Vienna ricevuto in Comune a Trieste

L'importanza di tutti questi temi e contenuti del Protocollo d'Intesa e il grande e sincero interesse per una concreta e sollecita ripresa e sviluppo dei rapporti reciproci sono pienamente emersi al momento della firma del Protocollo, che si è svolta nel tradizionale Salotto Azzurro, e, subito dopo, nella conferenza stampa congiunta tenuta nella storica Sala del Consiglio Comunale.

            Il Sindaco Roberto Cosolini, dopo aver dato il benvenuto “ufficiale“ a Trieste al collega austriaco, con l'auspicio del pieno recupero di un antico legame che oggi dobbiamo rinnovare nei termini e con le modalità più attuali, ha ricordato come l'odierno Protocollo rappresenti il primo esito formale - e nel contempo il volano per i programmi futuri -, frutto di un precedente intenso lavoro di riannodamento fra le due Città fatto di ripetuti incontri, dialoghi e scambi di vedute e di progetti svoltisi nella capitale austriaca; lavoro iniziato fin dai primi mesi del proprio mandato in Municipio (si possono ricordare in proposito il primo viaggio di Cosolini a Vienna nel novembre 2011, presente in quell'occasione anche il giornalista Paolo Rumiz, e poi i successivi nel 2012 e ancora nel 2015 fino all'odierno “contraccambio” da parte di Häupl, n.d.r.).

            Il Burgermeister Häupl, rendendo innanzitutto omaggio a “Trieste, città fantastica e molto vicina alla nostra”, è poi subito entrato nel vivo dei significati e dei fini del Documento appena sottoscritto, rimarcandone “l'importanza anche alla luce delle grandi trasformazioni e mutamenti demografici che le nostre città stanno conoscendo (Vienna è aumentata di 43 mila abitanti in un solo anno!) e che comportano necessari adeguamenti strutturali, in primo luogo nel sistema delle tutele sociali, in quello educativo, nella mobilità”. Tutti aspetti che possono venir dunque utilmente confrontati e messi a punto fra municipalità affini e amiche.

            In grande rilievo è stato poi posto da Häupl, il tema della portualità e delle possibili rilevanti collaborazioni fra le Autorità Portuali di Vienna, quale principale scalo fluviale dell'Europa Centrale sul Grande Danubio – e pertanto punto d'incontro fra le economie di numerosi Paesi, dalla Germania al Mar Nero, con contatti fino ad Amburgo e Rotterdam – e di “Trieste quale porto marittimo più vicino, in questa parte d'Europa, al nostro 'sistema danubiano'”.

            “In tal senso – ha detto Häupl – l'intensificazione della cooperazione fra i nostri due Porti avrebbe una valenza che va ben oltre gli scambi fra le nostre città, con una dimensione economico-strategica almeno continentale”.

            A tale proposito, il Sindaco Cosolini ha ricordato come in effetti già oggi “Trieste sia l'unico porto italiano a prevalente vocazione internazionale, toccando i traffici 'da estero per estero' il livello del 90% del totale.” Sottolineando quindi “il già buon funzionamento dei collegamenti ferroviari Trieste-Vienna con i treni merci della Rail Cargo Austria, collegamenti e traffici che naturalmente ci proponiamo di ulteriormente incrementare”.

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