Patat: «Punto morto sulla discarica di Pecol dei Lupi»

La preoccupazione del sindaco di Cormons: «Non si capisce chi debba procedere con la bonifica. E intanto il tempo passa». La beffa è che la struttura continua a costare al contribuente perché non si può attingere ai fondi post mortem
Di Francesco Fain

CORMONS. È una delle faccende più ingarbugliate e clamorose di un anno (il 2013) che ci accingiamo a salutare. Ci riferiamo all’incredibile e assai poco avvincente telenovela della discarica di Pecol dei Lupi. Dove eramavo rimasti? Eravamo rimasti che l’impianto non riaprirà, nonostante ci sia ancora spazio per portare lì i rifiuti. A deciderlo la Regione che si è fatta forza dei tanti “no” di carattere tecnico. Sembrerebbe che la situazione si è definitivamente sbloccata con comprensibile gioia dei cittadini di Cormòns e di Borgnano che hanno dovuto convivere con il “mostro” per anni. Ma non è così. Anzi, il sindaco di Cormòns Luciano Patat parla, senza troppi giri di parole, di «punto morto». «Quella che si è venuta a creare è la situazione peggiore che, purtroppo, paventavamo. Siamo in queste condizioni: la discarica non è chiusa formalmente, il buco c’è ancora e, molto probabilmente, Isa Ambiente farà ricorso contro la decisione della Regione di non riaprire l’impianto. Questo rende molto amara e molto preoccupante la situazione». In che senso? «Nel senso che non si capisce chi deve fare il primo passo per chiudere, una volta per tutte, la discarica e per bonificarla. Lo detto tante volte: Cormons e Bognano hanno le tasche piene di quella struttura e non vedono l’ora che si volti pagina».

Aggiunge il sindaco cormonese: «A dire il vero, a quanto mi consta, dovrebbe essere Isa Ambiente a presentare il piano di chiusura della discarica: non lo può fare il sottoscritto, non lo può fare la Provincia, non lo può fare nemmeno la Regione e sappiamo qual è il pensiero sulla discarica della società che raccoglie di rifiuti...». La situazione kafkiana è che oggi Pecol dei Lupi non è aperta, nè chiusa. È in stand by. «E questa condizione continua a non permetterci di attingere ai fondi post mortem. La discarica continua a costare alla collettività».

Nei giorni scorsi, era intervenuto forte sull’argomento anche il partito democratico. «L’amministrazione Patat faccia pressioni su Isa Ambiente affinché si dia il via al piano di recupero dell’ex discarica di Pecol dei Lupi». Ad auspicarlo era stata la capogruppo Pd Patrizia Puia. «A seguito del pronunciamento della Regione che mette la parola fine ai conferimenti in discarica - aveva dichiarato Puia - è necessario che l’amministrazione comunale di Cormòns spinga affinché la società che gestisce il sito presenti alla Regione un piano per la chiusura della discarica così da sbloccare i fondi accantonati per il cosiddetto post mortem». «C’è quanto mai bisogno di avere certezze su tempi e modalità di risoluzione definitiva dei problemi di Pecol perché si è già perso troppo tempo, ed ora non se ne deve perdere altro: il sindaco Patat si faccia promotore presso la neonata Isa di un piano per la chiusura di Pecol dei Lupi. Il sindaco Patat faccia subito squadra con gli altri primi cittadini contrari alla riapertura, senza perdere tempo, e promuova una cordata di amministratori finalizzata a raggiungere la maggioranza necessaria in seno all’assemblea dei soci di Isa per scongiurare il ricorso della società».

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