Pasticceria Pirona in vendita, trattativa vicina al traguardo

TRIESTE Giornate decisive per il futuro dell’antica pasticceria Pirona. L’operazione pare vicina ad una svolta, tanto che da più parti filtra l’indicazione di una decisa accelerazione nella trattativa, capace di portare a breve alla firma dell’atto di compravendita tra Unicredit Leasing (proprietaria dei muri del locale tanto amato da James Joyce) e una nuova società creata ad hoc per rilevare Pirona.
Dietro all’operazione, secondo i beninformati, ci sarebbe un imprenditore veneto, lo stesso che da mesi sta trattando l'affare. La sua identità, però, resta rigorosamente top secret. E avvolte nel mistero rimangono anche le coordinate operative dell’intesa, prima di tutte quelle relative al prezzo della vendita. Anche Subito Casa, il referente locale di Unicredit che sta seguendo da vicino la possibile cessione dell’immobile, non si lascia scappare alcun dettaglio. La posta in gioco, del resto, è alta. In ballo c’è un vero e proprio pezzo di storia della Trieste letteraria.
L’affare, come detto già di per sè delicato, è reso ancora più complesso dai vincoli posti l’ 11 ottobre del 2017 dalla Soprintendenza ai Beni archeologici e paesaggistici, che ha messo nero su bianco l’interesse culturale sia dell’immobile sia degli arredi dell’antico esercizio pubblico. Con Unicredit Leasing si sarebbe già trovato un compromesso per il prezzo dei muri del locale. Ancora da definire invece la partita degli arredi di proprietà della Fondazione CRTrieste, che si è peraltro dichiarata fin da subito disponibile a trovare un accordo per la cessione del mobilio. Ma la questione, naturalmente, potrà essere affrontata concretamente solo nel momento in cui l'accordo per la compravendita dell'immobile andrà a buon fine.
A creare gli ultimi ostacoli, in questa fase della trattativa, potrebbero essere proprio i vincoli. Un eventuale parere negativo alla richiesta di spostare qualche mobile, creando un varco d'accesso ai locali retrostanti, un tempo destinati al laboratorio, potrebbe rappresentare una criticità, come pure i paletti relativi al trattamento di vetrine e pavimenti. Un anno fa, alla notizia del vincolo postumo sull'antica pasticceria, la città aveva tirato un sospiro di sollievo perché la Soprintendenza, tutelando in toto immobile e arredi, andava di fatto a vincolreo anche l’attività: è stato in pratica stabilito che la futura destinazione dovrà essere compatibile con la storia del luogo e del bene. Ma il rischio è che quei vincoli si rivelino quasi un ostacolo, rendendo complicata la vendita complicata della pasticceria.
Intanto, risultando chiusa dal 31 marzo del 2017, Pirona è uscita dalle più importanti guide turistiche ed enogastronomiche. Alcune pubblicazioni stampate a fine dello scorso anno avevano inserito automaticamente l'antica pasticceria. Molte l'avevano invece puntualmente già depennata. Nelle prossime, in uscita a fine 2018, Pirona non ci sarà più definitivamente. —
Riproduzione riservata © Il Piccolo