Pasta Zara, il sindacato: «La Regione apra un tavolo»

Preoccupazione a Muggia dopo l’annuncio del concordato e il blocco dello stipendio di aprile per i lavoratori
Foto BRUNI 07.05.2018 Pasta Zara- i sindacalisti Massimo Marega e Christian Reiner
Foto BRUNI 07.05.2018 Pasta Zara- i sindacalisti Massimo Marega e Christian Reiner

TRIESTE. Giorni cruciali per il salvataggio di Pasta Zara, dopo l’annuncio del concordato e il blocco dello stipendio di aprile per i lavoratori. Ieri il presidente Furio Bragagnolo ha incontrato i dipendenti dello stabilimento veneto di Riese Pio X spiegando nei dettagli cosa succederà d’ora in avanti.

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Lo stabilimento Pasta Zara di Muggia

Dalla paga di aprile, congelata a causa delle procedure di concordato, fino alla ricerca di nuovi fondi e investitori per garantire nuova liquidità. Anche a Muggia si attende nei prossimi giorni una comunicazione in merito. «Speriamo di incontrare Bragagnolo entro la fine della settimana – annuncia Marco Savi della Flai Cgil . Nel frattempo giovedì abbiamo convocato un’assemblea sindacale generale per fare il punto sulla situazione. Ora chiediamo alla Regione l’apertura di un tavolo che coinvolga i sindacati dei tre stabilimenti e i vertici dell’azienda. La preoccupazione dei lavoratori continua ed è grande, riceviamo telefonate senza sosta di chi ha paura di rimanere a casa, visto il rapido evolversi della problematica in poco tempo, puntiamo a fornire loro il massimo supporto». Tra i primi obiettivi da raggiungere per Flai Cgil un anticipo da versare ai lavoratori nei prossimi giorni.

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Lo stabilimento Pasta Zara di Muggia


«Il 15 maggio – proseguono i sindacati – il personale non riceverà lo stipendio, sappiamo che l’azienda dovrebbe reperire nuova liquidità in tempi brevi quindi la speranza è che sia garantito almeno un anticipo sulla paga, che poi magari verrà erogata interamente più avanti». Sospeso anche il premio di produzione, come riferito nei giorni scorsi sempre dai sindacati, che già avevano raccolto i timori dei lavoratori a Trieste. Tra i dipendenti, molti dei quali muggesani, c’è la speranza che questa complessa situazione si sblocchi».

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