Passerella di Ponterosso, ai lettori piace “Curto” ma il Comune pensa a “ponte Cecchelin”
A meno di sorprese dell’ultima ora la nuova passerella sul Canale di Ponterosso sarà intitolata ad Angelo Cecchelin, popolare attore satirico teatrale triestino morto nel 1964 a Milano e la cui fama aveva scavalcato i confini regionali. Oggi il nome sarà proposto dalla giunta comunale alla Commissione toponomastica per il parere consultivo, dopo di che sarà sottoposto, come da norma, alla Delegazione di storia patria per completare l’iter burocratico.
E la proposta di chiamare il ponte “Curto”, in omaggio alla lunga vicenda connessa alle misure? L’opzione ha spopolato sul web nel sondaggio promosso dal Piccolo e terminato ieri alle 15 con il 73% dei 3.911 votanti (pari a 2.840 voti) al quale la denominazione sarebbe piaciuta, e il 26% (1.008 voti) che non gradiva il nome, a fronte di un 2% (63 voti) che non sapeva decidersi. Ma per i fan di “Curto” non tutto sembra perduto. «Magari terremo in qualche maniera conto della popolarità che “Curto” ha riscosso tra i triestini - racconta l’assesssore Andrea Dapretto - ma la giunta si è orientata per Cecchelin e porteremo questo nome in Commissione toponomastica». Scelta del tutto rispettabile, quella in favore del popolare artista. Ma «Trieste è una città alla quale piace giocare. E forse di questi tempi così duri, ciò è anche un bene» aggiunge con sagace ironia Dapretto per spiegare e spiegarsi il successo di “Curto”.
L’altra sera e ieri l'interesse dei lettori per il sondaggio sul nome da dare alla passerella di Ponterosso è continuato: l'argomento ha davvero appassionato i triestini. Ieri alle 15, scadenza della votazione sul sito web del giornale (www.ilpiccolo.it) i votanti hanno sfiorato, come detto, quota 4mila. Come era prevedibile, la preferenza è stata netta durante tutto il corso del sondaggio: anche i rapporti percentuali tra chi apprezza “Curto” e chi no erano stati sempre più o meno gli stessi. Ed è rimasta sempre esigua anche la esigua fetta d'indecisi (2%). “Curto” piace di più perchè più ironico, è il primo nome peraltro che gli era stato subito affibbiato ed è in pieno “triestin style”. Quella “u” al posto della “o” fa la differenza.
Ovviamente il sondaggio non aveva un valore statistico. Era, quella proposta dal “Piccolo”, una rilevazione aperta a tutti, il cui unico scopo era quello di consentire ai lettori di esprimere la propria opinione su un tema di attualità, fonte inizialmente anche di accese polemiche. Il sondaggio del Piccolo poteva rivelarsi un buon “suggerimento” per la giunta ma così non è stato, con il sindaco Roberto Cosolini che ieri ha preferito non commentare l’esito della consultazione. Sui due nomi in ballo su Facebook una lettrice, Piera Piastis, osservava nei giorni scorsi: «Mi piace il nome Cecchelin per il ponte ma aggiungerei sotto “Già Ponte curto”. Mi sembra giusto sottolineare lo spirito ironico con cui certi inconvenienti sono stati accolti. Solo a Trieste può succedere e per questo amo questa città». L’opzione, proposta sulla carta, è ancora valida.
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