Passaggio di testimone a La Bomboniera: a Peratoner la pasticceria aperta nel 1836
TRIESTE. In queste ore Gaetano La Porta, dopo 24 anni di lavoro a La Bomboniera, toglierà le sue ultime pinze dal forno a legna di quell’antica pasticceria, aperta nel 1836, e considerata tra le più belle d’Italia. Dal 1° novembre, infatti, l’attività ma anche l’immobile che la ospita passeranno di mano. A raccogliere il prezioso testimone è la società Peratoner che a Trieste ha ridato splendore al Caffè degli Specchi.
La pasticceria resterà chiusa solo per qualche settimana, il tempo utile alla nuova proprietà per orientarsi tra quelle mura che raccontano la storia della tradizione triestina e per riaccendere poi le luci del locale fondato dalla famiglia Eppinger e dal settembre del 2000 guidato da La Porta affiancato dalla moglie Francesca, dalla figlia Milena e dalla “storica” dipendente Laura.
«Ho iniziato a lavorare quando avevo 6 anni, in Sicilia, consegnando i caffè nelle case della borghesia siciliana, e dopo 53 anni di sacrifici ho ritenuto giusto iniziare a godermi un po’ la vita e pensare a me stesso e alla mia famiglia», racconta La Porta. Ieri, dopo che lo scorso mercoledì è stato firmato il preliminare di compravendita della pasticceria, la famiglia La Porta, con molta discrezione, ha rivelato ai clienti storici che si affacciavano per farsi incartare una lettera d’amore o qualche altra prelibatezza, che il 31 ottobre sarà l’ultima giornata di lavoro. Per qualcuno è stato un colpo al cuore, ed è iniziato un via vai di abbracci e qualche lacrima.
«Lasciamo a malincuore – ha ammesso il pasticciere –, questi spazi fanno parte della nostra vita, ma trovare collaboratori per il laboratorio è difficilissimo, mio figlio ha fatto altre scelte lavorative, e prima o poi questa decisione andava presa. Qualche mese fa è capitato di riscontrare l’interesse di Faggiotto e abbiamo capito che era la persona giusta alla quale passare il testimone».
Entrare a La Bomboniera è di per sé un’esperienza suggestiva. Si rimane incantati. Sembra che il tempo si sia fermato con quell’arredamento in stile Liberty, le vetrine, il grande lampadario, quella piccola seduta accanto alla porta da dove osservare la bellezza di quegli spazi, assaporando uno dei dolci cucinati nell’antico forno a legna. «Ho iniziato in questo locale da dipendente – ricorda La Porta – e dopo tre anni l’ho rilevato. Tanta fatica ma il sorriso e i complimenti dei clienti ci hanno sempre ripagato». L’appello che La Porta rivolge a Faggiotto «è quello di dare continuità, di mantenere La Bomboniera così com’è». Giovedì 31 ottobre, al mattino, la famiglia La Porta ringrazierà i clienti con un brindisi.
Ma quali sono i progetti di Faggiotto per La Bomboniera? «Per me sarà un onore prendere in mano la più antica pasticceria di Trieste – dichiara –. Credo di aver dato dimostrazione di quanto io tenga ai locali storici, e nel caso de La Bomboniera l’impegno sarà quello di valorizzare il bello e il buono che ci sono già. Ci sarà spazio ovviamente per i dolci tipici affiancati dall’alta cioccolateria Peratoner».
Riproduzione riservata © Il Piccolo