Passa la capolista voluta da Di Maio. Ma la base diserta la scelta online

La triestina Dal Cin fallisce l’impresa e scivola al terzo posto dopo la giornalista Pignedoli e l’europarlamentare uscente Zullo 

TRIESTE Gli iscritti a Rousseau reagiscono con l’astensionismo di massa alla proposta di Luigi Di Maio di inserire in ognuno dei cinque collegi per le europee una capolista proveniente dalla società civile.

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Gli attivisti della circoscrizione Nordest erano stati 12.985, ma i voti di ieri sono stati 2.822.



È la dimostrazione del distacco della base da questo terzo turno di europarlamentarie, che ha visto comunque la linea del capo politico affermarsi alla fine grazie a 2.063 clic, con il risultato di condurre la giornalista Sabrina Pignedoli in cima all’elenco dei candidati del Fvg, Veneto, Trentino Alto Adige ed Emilia Romagna.

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Sfumano dunque le speranze della triestina Viviana Dal Cin di occupare lo scranno più alto della lista, dopo che i 909 voti raccolti al secondo turno delle europarlamentarie le avevano assegnato la palma di aspirante portavoce più votata della circoscrizione. Le regole dell’alternanza di genere beffano peraltro per una seconda volta Dal Cin, che scivolerà al terzo posto, lasciando la seconda piazza al pordenonese Marco Zullo, che nelle consultazioni interne era arrivato terzo (ma primo degli uomini) con 839 voti.

Le liste verranno ufficializzate soltanto oggi e potrebbero andare incontro a qualche ultimo ritocco da parte dei vertici, ma fonti del Movimento fanno sapere che non ci dovrebbero essere modifiche sull’ordine se non per rispettare appunto l’alternanza di genere. Ecco allora che le prime caselle della lista dovrebbero essere occupate da Pignedoli, Zullo e Dal Cin, seguiti da Claudio Fochi e Alessandra Guatteri.

Il sorpasso di Zullo fa esultare la componente pordenonese del M5s e i portavoce che in Fvg sono vicini all’europarlamentare uscente. Reazione opposta a quella dei gruppi che simpatizzano per Dal Cin, che grazie al ruolo di capolista avrebbe potuto contare su una spinta alla propria campagna. Questione di mera visibilità, ovviamente, posto che i candidati dovranno ovviamente rastrellare il maggior numero di preferenze per essere eletti. Corsa non facile per i due esponenti del Fvg, che possono contare su un bacino regionale più contenuto di quello delle altre regioni che compongono il collegio. —




 

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