Partorisce in ambulanza sulla Monfalcone-Grado

Gradese colta dalle doglie durante il viaggio. Il piccolo Lucas aveva fretta e si è affacciato alla vita in località Ai due Fiumi con un mese di anticipo. Stanno tutti bene

GRADO Il piccolo Lucas, questo il nome che gli è stato dato, ha incominciato a dar da fare ai genitori prima del previsto. È nato, infatti, di poco prematuro (otto mesi) e ciò è già un imprevisto ma addirittura ha voluto venire alla luce all’interno dell’ambulanza che stava trasportando la mamma da Grado all’ospedale di Monfalcone.

È accaduto l’altra mattina verso le 6. Prima dell’alba la mamma ha iniziato ad avere le doglie. I sanitari della Sogit, allertati dalla centrale operativa, sono intervenuti nell’abitazione dei coniugi che risiedono in Città Giardino riscontrando effettivamente che era iniziato il travaglio e che era necessario raggiungere al più presto verso l’ospedale di Monfalcone.

A sirene spiegate l’ambulanza è quindi partita alla volta della città dei cantieri ma non ha fatto in tempo ad arrivare. Infatti, lungo la provinciale, all’altezza del ristorante ai Due Fiumi, a Isola Morosini in comune di San Canzian, l’autista è stato costretto a fermarsi perché l’infermiere Marco Giorni ha verificato che stava iniziando la cosiddetta fase di espulsione che tra l’altro è durata molto poco.

Nel frattempo era stata allertata anche l’auto medica partita da Gradisca d’Isonzo che è arrivata sul posto proprio mentre il piccolo Lucas stava venendo alla luce nelle mani dell’infermiere. Il medico, il dottor Franco Benedetti, ha così partecipato all’operazione conclusiva del parto verificando le condizioni di salute sia della mamma e sia del piccolo che sono risultate molto buone.

L’ambulanza è quindi ripartita alla volta di Monfalcone dove mamma e piccolo si trovano ora ricoverati. Per i sanitari non è certamente una novità far venire alla luce un bambino, specialmente dopo che sono stati chiusi diversi reparti maternità degli ospedale ma è sempre una grande emozione per tutti sentire i vagiti di un nascituro. Al momento della nascita il piccolo pesava poco più di due chilogrammi. Sembra che la donna, qualche anno meno della trentina, sia straniera di nascita ma residente a Grado sin da piccola. Da quanto si è saputo per la coppia si tratta a ogni modo del secondo figlio. Per la cronaca c’è anche da rilevare che in questo periodo particolare legato all’epidemia di coronavirus alla donna è stato, come per tutti i ricoverati, fatto anche il tampone il cui esito è risultato negativo.

Analogo episodio, dall’esito felice, era toccato a una mamma goriziana pochi mesi dopo la chiusura del Punto nascita dell’ospedale di Gorizia. In quel caso il bimbo era venuto alla luce nel territorio comunale di Ronchi dei Legionari.

Quando saranno grandi Lucas e gli altri come lui avranno una bella storia da raccontare. —

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