Partenza anticipata e tre “Vaccination day”. La campagna antinfluenzale entra nel vivo

Somministrazioni al via dalla settimana prossima. Ieri 57 nuove infezioni di cui 10 a Trieste e ben 22 nell’Isontino 

TRIESTE Le dosi sono in arrivo e i medici di medicina generale già fissano gli appuntamenti. La campagna di vaccinazione antinfluenzale inizierà la prossima settimana, in anticipo rispetto agli anni scorsi, quelli non segnati da una pandemia che anche ieri ha fatto segnare 57 nuovi casi, di cui dieci a Trieste e ventidue a Gorizia. Stavolta, l’assalto al vaccino sarà inevitabile, anche con richieste dei non a rischio. Per questo, informano i medici di famiglia, Asugi ha fissato tre “Vaccination day” nelle province di Trieste e di Gorizia, il 29 ottobre, il 12 e il 26 novembre. Giornate in cui i medici saranno impegnati a vaccinare le persone, con il servizio di continuità assistenziale, la guardia medica, che li sostituirà nel resto dell’attività.

«È da una decina di giorni che gli assistiti chiedono di essere vaccinati per prevenire l’influenza, le dosi stanno arrivando e noi siamo pronti», fa sapere il segretario provinciale della Fimmg di Trieste Francesco Franzin senza escludere qualche problema di gestione: «Dopo lo stop prodotto dal “lockdown”, il numero degli accessi in ambulatorio è fortemente aumentato e ora c’è pure la vaccinazione: non saranno settimane agevoli». Non a caso è stato il sindacato a suggerire ad Asugi l’iniziativa dei Vaccination day, con i medici di base che saranno disponibili per tutto l’arco delle tre giornate individuate. L’azienda ha risposto positivamente e l’agenda è definita. Probabile che si ragioni in tal senso anche nel resto della regione. Il presidente dell’Odine dei medici di Udine Maurizio Rocco rassicura intanto sulle dosi: «Il vaccino per le persone a rischio è garantito. Anche se, quest’anno, è fortemente consigliato un po' per tutti. Sia per ridurre le difficoltà nelle diagnosi sia per non prendere un’influenza che, in caso pure di Covid, creerebbe non pochi problemi».

Sarà una conferenza stampa, lunedì prossimo a Trieste, a ufficializzare il programma regionale di una campagna antinfluenzale mai così importante.

Già a inizio agosto la Regione aveva annunciato l’incremento del 40% di dosi acquistate in più, per un totale di 350 mila unità, con gratuità estesa a fasce d’età prima non comprese (fra i 6 mesi e i 6 anni e fra i 60 e i 64 anni), in modo da incrementare la percentuale di copertura della popolazione riducendo la distanza dall'obiettivo minimo perseguibile del 75% o da quello ottimale del 95% in un contesto segnato dal coronavirus. Ferma restando l’opportunità dell’adesione massiccia del personale sanitario, delle forze dell’ordine e dei donatori di sangue, l’appello è rivolto soprattutto agli anziani e a chi già soffre di patologie che possono subire complicanze dovute all'eventuale stato influenzale.

Il coronavirus, con il +57 di ieri, ha contagiato sin qui 4.723 persone in regione, di cui 1.613 a Trieste (+10), 1.584 a Udine (+17), 1.053 a Pordenone (+7) e 454 a Gorizia (+22), oltre a 19 residenti fuori regione (+1). Tra i casi di Trieste, informa il vicepresidente Riccardo Riccardi, quattro riguardano richiedenti asilo, mentre alla materna Rodari di Staranzano i secondi tamponi a sei bambini, sei genitori e a un insegnante sono risultati tutti negativi. Un ospite di Casa Serena, isolato e poi trasferito nella Rsa di Sacile dopo avere contratto l’infezione, risulta inoltre guarito e verrà a breve reinserito nella casa di riposo triestina. «La strategia terapeutica del nostro sistema - sottolinea Riccardi - si sta rivelando la più adeguata e ha già consentito di salvare vite umane».

I decessi con diagnosi Covid comunicati ieri erano 351 (198 a Trieste, 77 a Udine, 69 a Pordenone e 7 a Gorizia, oggi l’aggiornamento con la vittima bengalese di cui riferiamo a parte), gli attualmente positivi 778 (+43), i ricoverati in terapia intensiva quattro (-2), quelli nei reparti delle malattie infettive venti (+1), i totalmente guariti 3.594 (+14), i clinicamente guariti 19 (+2) e le persone in isolamento 735 (+42). —

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