Parte l’era delle telecamere sugli autobus

Da oggi i primi mezzi con il nuovo sistema a tutela della sicurezza. Per fine aprile aggiornata l’intera flotta di Trieste trasporti
Di Luca Saviano
Lasorte Trieste 22/10/15 - Piazza Unità, Trieste Trasporti, Presentazione Nuovi Autobus
Lasorte Trieste 22/10/15 - Piazza Unità, Trieste Trasporti, Presentazione Nuovi Autobus

Aumenta la presenza di forze dell’ordine a bordo degli autobus in seguito a un accordo tra la Prefettura e la Trieste Trasporti. Poliziotti, carabinieri e finanzieri saliranno virtualmente sui mezzi pubblici, grazie all’installazione di un imponente apparato di videosorveglianza che interesserà nelle prossime settimane l’intera flotta dell’azienda di trasporto pubblico locale. L’accordo, che è stato sottoscritto ieri dal prefetto di Trieste Annapaola Porzio e dall’amministratore delegato di Trieste Trasporti Aniello Semplice, sancisce una svolta nella lotta alla microcriminalità cittadina, dal momento che tutti i 271 autobus in servizio sulle strade che attraversano il territorio provinciale saranno dotati di telecamere. L’intervento, il cui costo si aggira attorno ai 600mila euro, rappresenta un investimento importante alla voce sicurezza.

I malintenzionati sono avvisati: a bordo dei mezzi pubblici non c’è più posto per truffatori e delinquenti di varia natura. «Questo accordo è fondamentale - così il prefetto Porzio - perché ci permette di perseguire più scopi. Innanzitutto vogliamo aumentare la percezione di sicurezza nelle persone che utilizzano il trasporto pubblico, prevenendo contemporaneamente gli episodi di microcriminalità e di vandalismo che, a dirla tutta, rimangono fenomeni estremamente sporadici in questa città». La videosorveglianza dovrebbe scoraggiare le incursioni di borseggiatori, vandali e violenti. L’occhio delle telecamere, già a partire dalla prossima settimana, registrerà infatti tutto ciò che accade a bordo dei mezzi pubblici. Le immagini verranno conservate per una settimana e successivamente saranno distrutte, salvo nel caso siano nel frattempo diventate oggetto di indagine da parte delle forze di polizia. Gli inquirenti, dunque, potranno visionare i filmati alla ricerca di un sospetto o di una prova delittuosa. Ma non è finita qui, perché l’autista dell’autobus, attraverso l’utilizzo di un pulsante che si troverà nascosto a fianco del volante, potrà allertare le forze dell’ordine. Queste, dalla propria centrale operativa, saranno in grado di osservare in diretta ciò che sta accadendo a bordo del mezzo pubblico e potranno decidere se intervenire o meno. «Questo sistema di videosorveglianza è altamente tecnologico - sottolinea Semplice, ad della ex municipalizzata -. Non siamo i primi in Italia a dotarci di questi apparati, ma siamo sicuramente i primi ad averlo fatto sull’intero parco mezzi di cui è dotata l’azienda. Le telecamere copriranno efficacemente gli spazi a bordo, nel rispetto della privacy dei lavoratori e degli utenti. Non verrà registrato l’audio e non verrà ripresa la postazione del conducente».

Le telecamere che monitoreranno l’interno degli autobus saranno in media quattro, mentre una videocamera sarà orientata verso l’esterno, sulla parte anteriore del mezzo. In questo modo sarà possibile ricostruire le esatte dinamiche in caso di incidente stradale. Gli obiettivi delle telecamere, installati nelle scorse settimane su diverse decine di mezzi (da oggi saranno già operativi i sistemi su dieci autobus), sono facilmente individuabili, anche grazie a un’apposita segnaletica predisposta da Trieste Trasporti. Entro metà marzo saranno 120 gli autobus dotati del sistema di videosorveglianza, che sarà operativo sull’intera flotta entro la fine del mese di aprile. Le forze dell’ordine presenti alla firma dell’accordo, rappresentate dal comandante provinciale dei Carabinieri Daniel Melis, dal vicequestore Paolo Gropuzzo e dal comandante provinciale della Guardia di finanza Enrico Blandini, sono apparse soddisfatte per l’introduzione di uno strumento «che è stato adottato con rapidità e che servirà a contrastare efficacemente la criminalità e la microcriminalità».

Fabio Scoccimarro, vicepresidente di Trieste Trasporti, ha sottolineato come questa iniziativa vada incontro alle richieste del Comune di Trieste, in termini di controllo e sicurezza del territorio. «Auspico che questa iniziativa - le sue parole - sia contagiosa e che altre istituzioni, pubbliche e private, ne prendano esempio».

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