Parte la corsa contro il tempo per il nuovo Centro congressi

Dipiazza consegna le chiavi dei Magazzini 27-28 al presidente di Tcc Bravar Nella compagine della società è entrata Generali e farà il suo ingresso la Illy
Lasorte Trieste 20/12/18 - Porto Vecchio, Presentazione Centro Congressi, Dipiazza, Bravar, Scoccimarro
Lasorte Trieste 20/12/18 - Porto Vecchio, Presentazione Centro Congressi, Dipiazza, Bravar, Scoccimarro



L’obiettivo, come dicevano i vecchi militari, è indefettibile: farcela per la primavera del 2020, in tempo per accogliere la manifestazione scientifica Esof. Ma non sarà facile, perché realizzare il Centro congressi di Porto vecchio da qui a 15 mesi rappresenta un’autentica corsa contro il tempo. Ieri mattina singing in the rain il sindaco Dipiazza ha consegnato le chiavi dei magazzini 27 e 28 a Diego Bravar, già fondatore di Tbs e attuale presidente di Trieste convention center (Tcc srl), realtà partecipata da 57 tra professionisti e imprese.

La cerimonia è proseguita nella zona meno selvatica del Pfv, fruendo degli spazi coperti offerti dalla contigua Idrodinamica. Le linee progettuali del compendio congressuale-fieristico sono quelle ormai note: il “27” e il “28” saranno uniti da un ponte, dietro il “28” sorgerà una struttura completamente nuova, che definiremo per convenzione “28 bis”. Proprio questo edificio sarà il più capiente, in quanto arriverà ad accogliere oltre 1800 persone, il “28” ne ospiterà più di 400, il “27” si articolerà su tre sale di dimensioni più ridotte (500 disponibilità) e disporrà persino di un caffè a conduzione Illy. Risultato finale: un auditorium e sale conferenze per un potenziale di 2800 presenze, 9 mila metri quadrati di superficie di cui poco meno di 4 mila a destinazione espositiva.

Investimento di quasi 11 milioni (sine Iva), coperto per il 45% dal Comune di Trieste e per il 55% da Tcc srl, che otterrà una concessione ventennale. Ufficiale l’ingresso di Generali nella compagine azionaria di Tcc con una quota del 12%, che in cifra tonda dovrebbe “cubare” attorno ai 250 mila euro. Il presidente della compagnia, Gabriele Galateri di Genola, fa sapere che «questo investimento conferma l’attenzione per Trieste, sede storica di Generali e città con un grande potenziale di crescita». Venerdì 28 corrente mese la società dovrebbe poi dare il benvenuto anche alla Illy. Tra le poche assenze di rilievo in questa grande parata, quella della Fondazione CRTrieste, la quale però, per ragioni normative, può partecipare solo attraverso una share di controllo. Un centinaio di invitati, dalla marcata trasversalità politica (Serracchiani, Cosolini, Russo, metà giunta Dipiazza, il regionale Scoccimarro), ha ascoltato l’illustrazione del progetto. Dipiazza ha inserito il Centro congressi nel quadro delle attività lanciate nella riqualificazione di Porto vecchio. Bravar ha riepilogato le tappe, susseguitesi dal novembre 2017 a oggi, che hanno portato alla creazione di Tcc e all’affidamento dei lavori alla stessa start-up. I tratti essenziali dell’operazione sono stati riassunti dai principali profili tecnico-progettuali: Ermanno Simonati (Mads), Paco Ferrante (Re.te.), Giulio Paladini (MetroArea).

Ruolo a parte per Cristiana Fiandra, che, a nome di “The Office”, ha precisato gli aspetti qualificanti della futura attività congressuale, ovvero lo sviluppo di eventi di portata internazionale legati ai sistemi di ricerca, alle imprese innovative e culturali. Si auspica che la coazione tra l’arrembante terza corsia, gli aeroporti più o meno zonali (Trieste, Lubiana, Venezia), ferrovia, gli istituti scientifici ne favoriscano il decollo. Già due le “prenotazioni” post-Esof, ma il traguardo è ottenere non meno di 25 appuntamenti all’anno. —



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