Parte la corsa ai bonus “taglia rette” dei nidi
Scadrà il prossimo 5 settembre il termine per la presentazione delle domande per accedere ai bonus asili stanziati dalla Regione per l’anno scolastico 2015-2016. Lo ricorda in una nota il Comune di Trieste, invitando le famiglie dei bambini iscritti ai nidi d'infanzia, ai servizi educativi domiciliari e agli spazi gioco e con un Iseein corso di validità entro i 30mila euro, ad affrettarsi nel presentare le richieste. Per ottenere sin dall'inizio dell’anno scolastico uno sconto anticipato sulla tariffa mensile, è necessario presentare il relativo modulo di domanda di contributo regionale.
Per i nidi d'infanzia comunali, privati convenzionati e spazi gioco comunali, la domanda può essere consegnata a mano agli uffici di via del Teatro Romano 7/a, stanza 25, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12; il lunedì e mercoledì, anche dalle 14 alle 16 (telefono 040/6758869) o via pec all'indirizzo comune.trieste@certgov.fvg.it
Per tutti gli altri nidi d'infanzia, spazi gioco e per i servizi educativi domiciliari, che abbiano sottoscritto apposito disciplinare con i Servizi Sociali del Comune, la domanda può essere consegnata a mano all'Area Servizi e Politiche Sociali, via Mazzini, 25, piano terra, Sportello Famiglia, il lunedì, martedì e mercoledì, dalle 9 alle 12.30; lunedì e mercoledì anche dalle 14 alle 16.30 (telefono numero verde 800 884 800 - Sportello Famiglia 040/6754232 040/6754819) o via pec all'indirizzo comune.trieste@certgov.fvg.it.
Come noto, da quest’anno cambia la formula scelta per l’erogazione dei contributi destinati ad abbattere le rette dei nidi e dei servizi rivolti alla prima infanzia. In totale 4 milioni di euro (aggiuntivi ai 4 necessari per coprire l'anno scolastico 2014-15) già stanziati per il 2015-16. Il regolamento approvato dalla giunta Serracchiani lo scorso giugno, infatti, segna il superamento della “vecchia” modalità di finanziamento a consuntivo, ovvero a rimborso di costi già sostenuti. D’ora in poi, cioè, gli assegni verranno erogati a inizio anno scolastico. l regolamento favorisce appunto l'abbattimento del costo della retta alla fonte grazie al versamento da parte della Regione della quota di contributo direttamente al gestore del servizio educativo. Alla famiglia solo il compito di presentare la domanda ai servizi sociali dei Comuni per l'accesso al beneficio, cosicché i gestori delle strutture potranno applicare la riduzione della retta.
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