Parte il piano Enel per l’auto elettrica: «Anche in Fvg addio al carbone»

Entro l’anno 2.500 colonnine in Italia: una ventina in regione ma entro il 2022 dovrebbero salire a 400

ROMA Entro il 2018 saranno una novantina le colonnine per il “rifornimento” elettrico di Enel X a Nordest. L’area è partita a rilento rispetto ad altri territori, ma ora sembra pronta a crederci. Finora, dicono i dati di Enel X presentati all’Autodromo di Vallelunga, nel Veneto sono state installate 29 colonnine, altre 13 se ne aggiungeranno entro fine anno. Circa 20 in Friuli Venezia Giulia nel complesso (tra già installate e da installare) e altrettante sono previste per il Trentino Alto Adige. «La pipeline – spiega Alberto Piglia, responsabile di e-mobility di Enel X – però è molto più elevata.

Distributori per auto elettriche in arrivo a Duino Aurisina
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L’anno scorso in questi territori avevamo dati bassissimi, ma oggi vediamo che si sta partendo. Qui si è registrato un ritardo rispetto ad altre regioni, ma ora abbiamo di fronte una situazione totalmente diversa. Il parcheggio San Marco a Venezia installerà nostre colonnine e anche per la città di Venezia abbiamo dei progetti». E sempre nel Veneto, a Chioggia, è stato annunciato oggi l’accordo con il Comune per sei nuove colonnine.

Il Piano Italia di Enel per la mobilità sostenibile, 14mila colonnine entro il 2022 (400 in Fvg) e 300 milioni di investimento complessivo, prosegue a ritmo serrato. In questo momento ha spiegato il responsabile di Enel X Francesco Venturini «stiamo installando tra le 60 e la settanta colonnine alla settimana. Novecento colonnine entro fine anno che si aggiungono alle circa 1600 già presenti. Quindi l’utente Enel avrà accesso a circa 2500 colonnine in Italia entro fine anno». L’Italia è fanalino di coda nelle immatricolazioni di auto elettriche, circa 16 mila in tutto, ma nell’ultimo anno il tasso di crescita è stato del 110%. Segno che l’interesse attorno a questo settore è sempre più elevato sono gli investimenti delle case automobilistiche, la stessa Fca a giugno ha annunciato investimenti in questo comparto per 9 miliardi.

Emergenza smog, allarme Nord

«La nostra sfida è quella di guidare la transizione energetica: l'elettricità sarà il principale vettore per realizzare una profonda decarbonizzazione di tutti i settori, primo fra tutti quello dei trasporti», spiega l'amministratore delegato di Enel, Francesco Starace. Sottolineando che «Quella della mobilità elettrica è una rivoluzione in corso» e l'Italia parte (sulla carta) «da una posizione di vantaggio avendo una rete già completamente digitalizzata». Andando nel dettaglio dell’intervento di Enel, Starace ha spiegato che «per la realizzazione del nostro Piano nazionale di infrastrutture di ricarica abbiamo già siglato accordi per circa 4.300 infrastrutture di ricarica con le amministrazioni pubbliche ma anche con realtà industriali e commerciali, che ci permetteranno di proseguire speditamente per far sì che l'auto elettrica diventi un mezzo alla portata di tutti».

Ma perché il progetto di decarbonizzare la mobilità funzione, spiega Venturini, è «necessario un piano nazionale strategico, regole certe ai comuni che devono andare ad installare, e poi la pa deve dare l’esempio.

Un altro stallo di ricarica per le auto elettriche


Un terzo della flotta Enel sarà elettrico proprio per questo. Dobbiamo dimostrare che ci crediamo e allo stesso modo devono farlo le pubbliche amministrazione. Poi serve fiscalità e semplificazione tariffaria. Non sto chiedendo incentivi, ma esistono molti modi per spingere». A partire dice Venturini da una serie di regole che siano simili». —


 

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