Parte il braccio di ferro sulla location del tallero dedicato a Maria Teresa
TRIESTE. E il maxi tallero dove lo metto? A distanza di quasi un anno dal voto popolare che l’ha incoronato progetto vincitore, si riapre il dibattito sul destino del monumento dedicato a Maria Teresa d’Austria. In particolar modo a togliere il sonno agli uffici comunali è ora la collocazione dell’opera che, entro l’estate, dovrebbe venire sistemata in piazza Ponterosso, lato Bnl.
Già, ma in che punto con esattezza? Gli uffici tecnici - dopo aver preso atto che la presenza del tallero nel mezzo della piazza ne limiterebbe la fruizione -, propendono per un posizionamento della grande moneta a firma del trio Facchini-Gerini-Pockay verso il canale, all’angolo con via Roma. E invitano pure a fare una riflessione sulle dimensioni della statua-moneta. Ma il Comitato per l’erezione del monumento alla memoria di Maria Teresa d’Austria non vuole venga spostato di un millimetro rispetto al progetto originale.
La posizione degli uffici tecnici comunali è emersa nel corso della recente seduta delle commissioni Terza e Sesta convocata per un approfondimento sul progetto di riqualificazione di piazza Sant’Antonio e sulla sistemazione dei commercianti ambulanti che oggi sono sistemati al centro di quella piazza. La propensione a trasferirli definitivamente in piazza Ponterosso, lato della fontana del Giovannin, previa frastrutturazione degli spazi, ha spostato l’attenzione su quell’area fino ad un aggiornamento sull’iter relativo alla sistemazione della grande moneta.
«Quella che affrontiamo in questa fase è una valutazione puramente tecnica su posizione e dimensioni, - ha spiegato il dirigente Giulio Bernetti – da sottoporre ovviamente al parere della politica, tenendo conto di come una sistemazione centrale potrebbe compromettere la fruibilità della piazza». Dunque, un’indicazione tecnica, che mette sul piatto il fatto, ad esempio, che il “tallerone” centrale non consentirebbe più il montaggio in quel luogo della pista di ghiaccio.
Massimiliano Lacota, presidente del Comitato, preferisce non entrare nel merito delle valutazioni degli uffici comunali, e si limita a ricordare che «il bando di concorso per la realizzazione del monumento, all’epoca avallato anche da Comune e Soprintendenza, dava indicazioni precise sia sulla sistemazione dell’opera, prevista sul lato mare di piazza del Ponterosso, in posizione centrale, sia sulle dimensioni, indicando un ingombro massimo a terra di 3,50 per 3,50 m e un’altezza massima di 7.
Il bando per la realizzazione del monumento che redigerà l’Erpac terrà conto dei medesimi paramenti». Il Comitato, dunque, non intende mollare: il bando prevedeva la collocazione al centro della piazza, e lì andrà posizionato. Sull’altezza si aprirà un altro confronto.
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