Park via Locchi:il Comune di Trieste vende 217 posti-macchina

Vita nuova per l’autorimessa seminterrata per auto di via Carli, trasversale di via Locchi. Considerata da sempre una cattedrale nel deserto, un fallimento. Almeno fino a oggi. Da domani potrebbe diventare il parcheggio per tanti triestini in cerca di un posto dove lasciare l’auto. Il Comune infatti ha messo in vendita 217 posti, sugli 860 esistenti, dell’autorimessa denominata Sant’Andrea. «In questo modo - afferma l’assessore al Demanio, Andrea Dapretto - la struttura diventa un luogo diverso da com’è stata tuttora, più dinamica e al servizio della città. Finora neppure la metà dei posti erano occupati, tanto spazio che non serviva a nulla».
La storia di questa autorimessa d’altronde è significativa. I lavori del parcheggio sono finiti il primo febbraio del 1994: degli 860 posti disponibili, 602 sono stati destinati a rotazione mentre 258 sono stati posti in vendita. La società Segepark, costruttrice dell'opera, durante la sua gestione ha venduto 41 posti in un terreno che comunque rimaneva di proprietà del Comune. Il 30 ottobre del 1998 c’è stata la risoluzione consensuale dei rapporti fra la Segepark e il Comune di Trieste che ha acquistato l'intero immobile e diventato così proprietario della superficie dei 217 posti auto non ancora venduti ai privati.
La soluzione e il via alla vendita è arrivato con la delibera del 16 luglio scorso (Piano delle alienazioni e valorizzazioni): i 217 posti auto, non destinati alla sosta a rotazione, sono stati inseriti negli elenchi degli immobili di proprietà comunale per essere venduti. Con tanto di prezzo già fissato: 16.200 euro per 209 stalli (circa 12,50 metri quadri), 24.600 per gli altri otto leggermente più grandi(19 metri quadri).
Nello stesso tempo l’amministrazione comunale ha proposto ai 41 proprietari a tempo (90 anni) che hanno acquistato lo stallo prima del 1998 da Segerpark, di convertire tale diritto in diritto di superficie perpetuo “allo scopo di offrire - aggiunge l’assessore Dapretto - ai proprietari superficiari la possibilità di accrescere il valore del proprio bene ed al contempo assicurare un’entrata per il bilancio comunale». Ma per diventare padroni per sempre, oltre cioè i 90 anni previsti dal contratto di acquisto di 15 anni fa, gli interessati dovranno sborsare 2.172 euro al Comune.
L’assessore Dapretto è piuttosto ottimista sulla possibilità che l’intero “affare” vada in porto: «Certo il Comune pensa di vendere tutti gli stalli anche se non proprio entro quest’anno. Abbiamo già avuto delle indicazioni di interesse da parte di automobilisti. Personalmente penso che la soluzione che abbiamo trovato sia utile, le richieste in questo senso sono state molte negli ultimi tempi. Quanto prevediamo di incassare? I conti sono presto fatti, oltre tre milioni e mezzo di euro». Che in tempo di magra sono pure una cifra considerevole per una cassa comunale quasi vuota.
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