Park Tripcovich a Trieste, destino sospeso: «In caso di proroga sosta a pagamento»

Venerdì scade la concessione pubblica a Confcommercio. La decisione non è ancora presa e gli ostacoli sono molti

Francesco Bercic
Una veduta del parcheggio di Largo Santos Foto Bruni e Lasorte
Una veduta del parcheggio di Largo Santos Foto Bruni e Lasorte

C’è ancora un’ultima speranza per gli automobilisti ormai abituati a lasciare il proprio mezzo negli spazi dell’ex sala Tripcovich. Fra esattamente tre giorni (31 gennaio) scade la concessione del Comune a favore di Confcommercio, la quale per prima ha fatto pressione a dicembre per allestire un parcheggio temporaneo in largo Città di Santos. Ebbene il suo presidente, Antonio Paoletti, confessa di non aver ancora preso una decisione sul futuro: se chiedere cioè una proroga per altri trenta giorni, o far calare il sipario venerdì. Paoletti ha invece già maturato la convinzione che, se si dovesse ottenere un altro mese, la sosta diventerebbe a pagamento.

La data di scadenza

Nulla di imprevisto o di sorprendente. Che il parcheggio all’ex Tripcovich avesse una data di scadenza e fosse destinato a essere «temporaneo», era stato ribadito fin da metà dicembre, quando da ipotesi peregrina il progetto si è trasformato in realtà con l’esplicito obiettivo di venire incontro a vacanzieri e triestini in cerca di regali in centro città. L’idea ha poi continuato a raccogliere consensi nelle settimane successive a panettoni e brindisi di Capodanno. Solo negli ultimi giorni, a dire il vero, l’affluenza è leggermente diminuita grazie al recupero, tra le altre cose, di numerosi posti auto lungo le Rive, reso possibile dagli attracchi più rari delle navi da crociera nei mesi invernali. Quasi che l’imminente scadenza fosse in qualche modo filtrata nell’inconscio dei triestini al volante, che si sono lentamente emancipati dall’opzione dell’ex Tripcovich.

Un ticket di ingresso

E se pure fosse confermata la proroga, l’introduzione di un ticket di ingresso è per Confcommercio una necessità dettata dalle spese che ha sostenuto e sta continuando a sostenere in largo Santos, così da assicurare una vigilanza al flusso del traffico e gestire gli orari di apertura, che vanno dalle 7 alle 20.  Ma anche qualora Paoletti optasse per richiedere un prolungamento fino a marzo della concessione, si troverebbe di fronte ad almeno tre ostacoli. Il primo, più logico, è capire se il Comune sarebbe disposto a dare in concessione gli spazi per un parcheggio non più gratuito ma a pagamento (la scelta è in capo all’assessore alle Politiche del territorio, Michele Babuder).

L’approvazione necessaria

Gli altri due punti sono di carattere tecnico-organizzativo. Come avvenuto per la precedente delibera di dicembre, ogni mossa da parte del Municipio dovrebbe prima trovare l’approvazione di Saba spa, gerente del vicino parcheggio a pagamento del Silos. Ma non è tanto questo l’ostacolo maggiore, visto che la stessa Saba non ha avuto da eccepire fino a oggi. Il problema sarebbe piuttosto connesso all’annunciato cambio di viabilità nella bretella del Molo IV per i lavori in Porto Vecchio, direttrice lungo la quale escono la maggior parte delle automobili parcheggiate all’ex Tripcovich.

Il progetto a lungo termine

I confronti e le trattative proseguono in queste ore. Comunque andrà a finire, il destino dell’ex Tripcovich a medio-lungo termine non avrà nulla a che fare con macchine e posteggi. Sul lungo termine il progetto è realizzarel’Occhio di Massimiliano di Kipar. Sul medio, il Comune ha inserito l’ex Tripcovich tra i siti dove spostare le manifestazioni con maxi-griglie all’aperto. 

 

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