Park San Giusto, scoperto Postumius

Emersi dagli scavi sotto il colle un pozzo e una tubatura in piombo con l’incisione del nome dell'antico proprietario

Una tubatura in piombo, conservata per oltre due metri, con un marchio a rilievo su cui è impresso un nome, Publius Postumius Primigenius. Forse un magistrato, forse un facoltoso privato cittadino che poteva permettersi l’acqua corrente in casa. Un altro tassello della Trieste romana riemerge dagli scavi in corso per il “park” San Giusto e le prime valutazioni degli archeologi aprono affascinanti ipotesi sulla natura del ritrovamento. Chi era Publius, della gens Postumia, di cui a Trieste è noto solo un Marcus, grazie a un’iscrizione funeraria? Rivestiva una carica pubblica e la sua indicazione è andata perduta nella parte finale del tubo? O il nome era quello del committente, del produttore del manufatto, o del ricco proprietario dell’edificio?

Il rinvenimento, spiega Paola Ventura, direttore scientifico dello scavo della Soprintendenza, è avvenuto nel settore più occidentale dello spiazzo attiguo a via del Teatro Romano. Nel gennaio scorso, a monte del muro di contenimento, erano state portate alla luce cento anfore, destinate alla conservazione di olio e “riciclate” per uso edilizio. Nei giorni scorsi, il sondaggio a valle del muro ha restituito una nicchia, rivestita con malta idraulica, e un pozzo, o bacino di fontana, di forma quadrata. Proprio approfondendo le ricerche nell’area più antica, a lato del pozzo, dove non erano conservate le lastre della pavimentazione, è stata scoperta la “fistula aquaria”, nome latino della tubatura, risalente anch’essa, come le anfore, al I secolo dopo Cristo.

L’acqua corrente, e questa è la prima e ancora unica certezza, arrivava dunque fino al Teatro romano. La tubatura è conservata in un’area di probabile destinazione pubblica e il piombo, materiale di costo elevato, veniva principalmente utilizzato per distribuire l’acqua che giungeva in città dall’acquedotto pubblico Rosandra fino al Fontanone di Cavana, da cui partivano ramificazioni pubbliche e private indirizzate ai singoli edifici. Nel primo caso venivano “bollate” con il nome del municipio e, a Roma, con quello dell’imperatore. Nel secondo, il nome potrebbe indicare committente o produttore del tubo, o un pubblico funzionario.

Publius Postumius è un personaggio fino a oggi ignoto nel mondo romano. Un Marcus Postumius è stato “rintracciato” su un monumento funerario di Tergeste, di un altro di quella “gens” si ha notizia ad Aquileia. I Postumii, però, sono presenti altrove nell’ambito della X Regio, l’antica regione augustea Venetia et Histria, con una particolare incidenza nella città di Brescia.

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