Park San Giusto, l’apertura slitta a fine agosto

Il 3 luglio fissata la formale fine dei lavori, ma ci vorranno quasi due mesi per portare a buon fine le autorizzazioni e i collaudi della struttura
Silvano Trieste 30/06/2015 Park San Giusto
Silvano Trieste 30/06/2015 Park San Giusto

TRIESTE Prima si parlava di aprile, poi di luglio, adesso si è passati a fine agosto: slitta, come se fosse su un piano inclinato ben sciolinato, l’apertura del Park San Giusto, opera di cui si parla dal 1996, con delibera di approvazione del 2010 e lavori cominciati a inizio 2012. Ora che sembrano finalmente finiti e che il Comune di Trieste con apposita delibera ha concesso un’ultima proroga che scade il 3 luglio, Franco Sergas, presidente della società titolare del project financing sottolinea che poi ci vorrà da un minimo di 40 a un massimo di 60 giorni, un lasso di tempo dunque non indifferente, per i collaudi e le autorizzioni dello stesso Comune e della Regione, oltre che di Vigili del fuoco e AcegasApsAmga.

«Il ritardo di oltre un anno è stato accumulato nella fase preliminare - si difende Sergas - poi i lavori sono proceduti spediti come da cronoprogramma. Alla fine quest’ultimo piccolo slittamento è stato dovuto al ritrovamento di altri reperti archeologici di età romana nel corso degli ultimi scavi di AcegasApsAmga».

A causa di quest’ultimo intoppo c’è stato uno slittamento dell’allacciamento della fognatura dove vanno a confluire le acque che vengono drenate dalla struttura. E in questo particolare si cela un’ulteriore piccola incognita. «Ora l’impianto è finalmente collegato, deve solo essere portato a termine un secondo collegamento di sicurezza - specifica Sergas - ma sono convinto che la questione si risolverà nel periodo previsto per il rilascio delle autorizzazioni».

A questo punto a giurarci sarebbero disposti in pochi ma è probabile che l’apertura possa avvenire gli ultimi giorni di agosto. «Parallelamente vi sarà sia la consegna dei box e dei posti macchina venduti - assicura Sergas - che l’apertura dei parcheggi a rotazione. C’è invece ancora da varare il regolamento per l’utilizzo degli ascensori per chi vuole semplicemente salire da via del Teatro romano al piazzale di San Giusto».

Chiaro che si è trattato di un’opera quasi faraonica: cinque livelli dal piano meno 3 che arriva a 73 metri di profondità a quello più 1 per un volume complessivo di 160mila metri cubi scavati nella pancia del colle di San Giusto. L’investimento complessivo, comprese assicurazioni e interessi da pagare, ammonta a 42 milioni di euro. I parcheggi ricavati complessivamente sono stati 734, una decina in più di quelli inizialmente previsti. E infatti la delibera della giunta rileva che la maggiore spesa certificata dell’opera sarà coperta dai 408mila euro di ricavi previsti dal concessionario con la vendita di questa ulteriore decina di posti.

Il contributo pubblico da erogare al concessionario resta fissato a 9 milioni e 203mila euro comprensivi di Iva. Dalla vendita di tutti gli stalli previsti a questo scopo (388 di cui il 92% già “piazzato”) è stato calcolato un introito di 19 milioni 900mila euro. Il resto dovrà essere ammortizzato nel corso dei 32 anni della convenzione. I parcheggi a rotazione, utilizzabili dai triestini e dai turisti, saranno invece 312 mentre 34 sono stati riservati al Comune.

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