«Park interrato all’ex Bianchi per liberare le Rive dalle auto»
«A prescindere dagli aspetti tecnici che saranno approfonditi in Consiglio comunale, appare senz’altro positivo che la giunta comunale abbia riesumato il progetto del Park Audace tra il Canale di Ponterosso e il Molo Audace». Dal consigliere regionale Pdl Bruno Marini arriva l’ok alla struttura che la società Interparking vorrebbe costruire. Infatti la collocazione del contenitore - ricorda Marini - «era contenuta nel piano parcheggi approvato dal Consiglio comunale durante il secondo mandato di Roberto Dipiazza e rimasto quasi interamente lettera morta».
Quel piano aveva tra i suoi obiettivi primari quello di «liberare totalmente le Rive, e così anche il fronte mare, dalla presenza di automobili». E infatti erano previsti «tre park sotto le Rive: l’Audace, quello nella zona antistante la Stazione Marittima, nonché uno al di sotto dell’ex piscina Bianchi».
Bene l’Audace, dunque. Ma gli altri? «Pare purtroppo – prosegue l’esponente del Pdl – che quello sotto la Stazione marittima non verrà costruito per rinuncia della Saba Italia. Ma nonostante ciò l’obiettivo di liberare il fronte mare dalla presenza delle auto rimane totalmente valido ed attuale, anche dopo più di sei anni, per evidenti ragioni estetiche, logistiche e funzionali, in particolar modo riguardo al turismo crocieristico e congressuale, in ordine all’utilizzo della Stazione Marittima e alla da me sempre auspicata decisione di adibire Palazzo Carciotti a sede dei congressi».
Marini reputa «necessario pensare, anche con strumenti quali il project financing, alla costruzione del parcheggio sotto l’ex Bianchi che permetterebbe, con l’Audace, di liberare dalle auto anche l’area delle Rive che va a grandi linee dall’Acquario a Campo Marzio». Un park nell’area ex Bianchi - conclude Marini - «significherebbe anche porre fine a quell’obbrobrio costituito dal parcheggio sulla superficie dell’ex piscina, assolutamente inidoneo a valorizzare una zona che, in relazione anche alla destinazione definitiva (speriamo non nel prossimo secolo) che assumerà il Magazzino Vini, potrebbe diventare ad esempio un’area verde attrezzata sul mare e collegata a piazza Venezia».
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