Park Audace, l’obiettivo: via ai lavori in primavera
Potrebbe «verosilmente» partire la prossima primavera il cantiere del Park Audace cui il Consiglio comunale - dopo due no pronunciati negli anni per i molti dubbi sull’impatto sulle Rive e la preoccupazione per la tenuta statica dei preziosi edifici attigui, dopo la modifica del progetto e dopo l’inserimento di più prescrizioni nella delibera infine votata - ha dato l’ok. Che non è quello definitivo: ci sono ulteriori passaggi da scollinare. Interparking, la società che dal 2002 sta lavorando al progetto, mira a partire entro il primo semestre 2014 - dice Davide Fornasiero, vicedirettore generale acquisizioni di Interparking Italia - e a tagliare il taglio nel 2016.
I passaggi Il progetto attende il via libera dalla Soprintendenza che aveva a suo tempo inviato prescrizioni, ma sulla precedente versione: «Il nuovo piano già però vi risponde, per cui non ci aspettiamo sorprese», dice Fornasiero. Servirà poi l’autorizzazione paesaggistica - quella definitiva - della Regione. Nel frattempo Comune e Autorità portuale lavoreranno all’atto concessorio vero e proprio delle aree - durata prevista 50 anni - che dovrà rispondere tra l’altro alle prescrizioni del Consiglio comunale e in cui saranno fissate le condizioni-quadro, come i canoni di occupazione da corrispondere a Comune e Authority. L’aula - «entro l’anno», prevede l’assessore all’urbanistica Elena Marchigiani - voterà in via definitiva lo schema di concessione che Interparking dovrà poi firmare con Comune e Authority in parallelo. Il Municipio nel frattempo individuerà anche la figura di “alta sorveglianza” prescritta. Resta pendente il ricorso al Tar che Interparking presentò dopo il secondo no del Comune: «Valuteremo coi nostri progettisti le prescrizioni della delibera approvata, ma vogliamo proseguire in totale collaborazione con la pubblica amministrazione. Se le cose andranno nel verso giusto il ricorso sostanzialmente andrà a decadere», commenta Fornasiero.
Bando di gara A settembre Interparking inizierà a lavorare al bando di gara europea per l’appalto dei lavori. Ancora da valutare il percorso corretto: bando unico o due passaggi, dalle manifestazioni di interesse alla gara ad invito.
I numeri Se il budget complessivo di Interparking è di 40 milioni, sono 28 i milioni di opere da appaltare per il contenitore sotterraneo previsto grossomodo tra palazzo Carciotti e teatro Verdi (di fronte ai due edifici l’entrata e l’uscita del park) per 662 stalli su 4 livelli e uno sviluppo pari a 3,6 chilometri a raso. Stalli tutti a rotazione, non escluse forme di abbonamento.
Il cantiere Nella fase preparatoria la viabilità sulle Rive non subirà modifiche. Sarà creata invece in seguito, e permarrà per due o tre mesi, una bretella provvisoria (naturalmente solo in direzione Campo Marzio): in corrispondenza di via Bellini le due corsie saranno deviate sulla destra, a ridosso del mare, per consentire gli scavi a monte; si rientrerà sulle carreggiate ordinarie all’altezza di via San Carlo. Una terza corsia resterà per i mezzi in arrivo da via Mazzini. Terminata questa fase sarà ripristinata la viabilità sulle due corsie attuali di cui una provvisoria “a sbalzo”, cioè a ridosso dello scavo. E chi percorrerà quel tratto a piedi lo farà su una sorta di balcone ricavato tra corsie veicolari e cantiere, e affacciato sul “buco”.
Nelle parti del cantiere più vicine agli edifici (soprattutto Carciotti e Verdi) gli scavi, precisa la società, saranno eseguiti con una tecnica già ipotizzata per il mai realizzato parcheggio sotterraneo di Ponterosso: è il sistema Top-Down. Una volta costruite le paratie laterali sarà realizzato, «con pochissimo scavo superficiale», il primo solaio da forzare contro le paratie per stabilizzarle. Di seguito gli scavi sotto il solaio fino alla quota del successivo e così via fino al quarto livello. Tecnica che, secondo i progettisti, elimina ogni preoccupazione sui cedimenti degli edifici circostanti. L’asporto dei materiali di scavo è previsto via mare (ma sarà l’impresa aggiudicataria a poter decidere).
Il Park Audace, rilevano ancora i progettisti, sarà il primo in Italia autorizzato con una ventilazione tutta meccanica, che consentirà di eliminare totalmente le griglie in superficie. Quanto alle ingressioni marine, sono state previste paratie capaci di arrivare a quota 3,3 metri sul livello medio del mare, «superiore a quella prescritta». Interparking ha previsto infine il recupero di tutto il masegno messo in luce. Con la disponibilità a ricollocare poi anche le pietre disponibili da Comune e Authority.
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