Alberi pericolanti e a rischio crollo: parco Attems a Gorizia chiuso al pubblico
Almeno una ventina le piante destinate ad essere abbattute. Operazione entro primavera. Del Sordi: «Saranno sostituite»
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È uno dei tanti gioielli di Gorizia, la “città giardino”. Ma è in grande sofferenza. E, per motivi di sicurezza, è stato chiuso e lo sarà sino a primavera. Il Comune ha posizionato le transenne a tutti gli accessi: nel parco Attems (da qualcuno chiamato Parco dei Principi), a Piedimonte, non si può più entrare.
Cosa succede
Cosa sta succedendo? Molti alberi, ospitati al suo interno, sono in condizioni pessime e rischiano di crollare a terra da un momento all’altro. Non si contano più le cadute dei rami, anche grossi. Ciò porterà all’eliminazione di almeno una ventina fra carpini, ippocastani e bagolari. «Un’operazione obbligata».
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E per spiegarlo è stata convocata una conferenza stampa nel cuore del parco, alla presenza degli assessori comunali Francesco Del Sordi e Maurizio Negro, del nuovo funzionario del settore Verde pubblico e agronomo forestale Michele Cemulini (ha preso il posto di Pierpaolo Pischiutta) e di un gruppo di residenti guidati da Mauro Battista, uno dei referenti del quartiere di Piedimonte.
La motivazione
«Il parco - la spiegazione di Del Sordi - è stato chiuso, per questioni di sicurezza, il 10 gennaio scorso. La motivazione è legata allo stato di salute molto precario delle alberature. Abbiamo chiesto ben tre pareri a esperti diversi, fra cui il dottor Andrea Maroé che già lavorò a Gorizia e, oggi, è dipendente regionale. La situazione, inutile nasconderlo, è delicata».
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Piante morte in piedi
Nel dettaglio, è entrato Cemulini. Ha ricordato come il parco abbia connotazioni storiche importanti. «Le piante hanno raggiunto un livello di senescenza considerevole, sono arrivate alla maturità. Il resto lo hanno fatto i funghi saprofiti. Oggi, abbiamo tante piante “morte in piedi”. Ci sono alberi compromessi completamente. Altri al 70, 80 per cento».
I lavori
La prima fase dei lavori sarà quella di abbattere le piante compromesse, eliminando il pericolo immediato di caduta. Dopodiché, in un secondo momento, si procederà con la loro sostituzione. Un annuncio, quello dell’abbattimento, accolto dal comprensibile dispiacere dei residenti presenti. «Ma non possiamo far finta di niente - la spiegazione di Del Sordi -. Mai mi opporrò al parere dei tecnici quando mi diranno che va tolto un albero perché la sicurezza è a repentaglio. Checché se ne dica, non abbiamo mai abbattuto alberi indiscriminatamente, senza che vi fossero motivazioni legate alla sicurezza. Faremo una richiesta di contributo alla Regione per valorizzare il parco dal punto di vista storico e culturale. C’è una prospettiva non solo di mettere in sicurezza l’area verde ma anche di rilanciarla».
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Le tempistiche
L’operazione di avverrà entro la primavera prossima. «All’incirca verranno tolte una ventina di piante, quelle evidentemente più compromesse che stanno in piedi per grazia ricevuta - ha fatto eco Cemulini - . La loro rimozione porterà via circa una settimana, dieci giorni al massimo. La spesa sarà orientativamente fra i 10 e i 15 mila euro».
Le richieste dei residenti
L’incontro ha fornito l’occasione ai residenti anche per formulare alcune richieste e elencare i problemi che, da anni, attendono di essere risolti. È stata chiesta, ad esempio, la realizzazione nell’ambito dell’area verde di un parco giochi per i bambini. «Ma non potremo inserirlo nel progetto di valorizzazione. Possiamo, semmai, prevederlo con l’utilizzo di fondi nostri», la risposta di Del Sordi. «Vi dirò di più - ha fatto eco il collega Negro -. La nostra idea è di sfruttare questo parco per realizzare iniziative estive».
I residenti hanno chiesto, poi, di “rinfrescare” le strisce pedonali, di ripulire i tombini, di rimettere in sesto certi marciapiedi che sono in condizioni a dir poco disastrose e di installare cestini dei rifiuti attorno all’area verde.
Ma c’è anche chi ha tirato in ballo la questione dell’alta velocità, auspicando la realizzazione di una zona 30. «Questa prospettiva è irrealizzabile - le parole dell’assessore Del Sordi - perché parliamo di un’arteria, ad alto scorrimento, di accesso alla città. Semmai, disporremo maggiori controlli anti-velocità con l’ausilio del telelaser». —
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