PARCO MIRAMAREMartines: Berlusconi non va sconfessato sui colibrì
Nuova puntata nella vicenda dei colibrì di Miramare. Il direttore regionale dei Beni culturali corregge il soprintendente ai beni storici e artistici, Luca Caburlotto, deciso a sfrattare il Centro e a rispedire in Olanda gli uccellini. Il Centro fa capo al ministero dell’Ambiente e rischia la chiusura per insufficienza di fondi. L'ordine di trattenerli in Italia era arrivato direttamente da Berlusconi
È grande guerra sui minuscoli colibrì. Il direttore regionale dei Beni culturali, Giangiacomo Martines, corregge parzialmente il soprintendente ai beni storici e artistici, Luca Caburlotto, assolutamente deciso a sfrattare il Centro di Stefano Rimoli nel parco di Miramare («16 abusi contro beni demianiali, gpl a rischio di scoppio e incendio») e a rispedire in Olanda gli uccellini nonostante l’ordine di trattenerli in Italia arrivato direttamente da Silvio Berlusconi per intercessione di Vittorio Sgarbi.
«Gli abusi che il soprintendente ha riscontrato nel Parco dovranno essere ripristinati, e tutte le situazioni non a norma dovranno trovare una composizione - afferma Martines -, non sono in discussione la stima per Caburlotto e il suo corretto impegno alla salvaguardia del bene demaniale, ma nessun funzionario dello Stato vuole mancare di rispetto al presidente del Consiglio che ha dato precisa indicazione affinché questa specie protetta resti in Italia, e possibilmente a Trieste. Non credo - aggiunge Martines che annuncia per questa settimana una riunione con tutti gli enti e le persone coinvolte, compreso il ministero dell’Ambiente, per arrivare a una composizione del problema - che il soprintendente abbia inteso usare espressioni meno che deferenti nei confronti del presidente Berlusconi, bensì ha certamente manifestato un grande disagio di fronte a questa situazione. In nulla viene sminuito il rilievo che ha mosso come soprintendente, poi altra cosa, diversa, è l’indicazione arrivata dal primo ministro».
«Io vado avanti lo stesso - aveva affermato Luca Caburlotto - perché sono rispettoso delle leggi, uguali per tutti, anche per i possessori di colibrì». Nessuna presa d’atto della telefonata di Berlusconi a Rimoli: il premier si era addirittura dimostrato entusiasta dopo aver sentito la storia da Sgarbi, che l’era andato a trovare (così il critico ha raccontato ieri in un articolo sul ”Giornale”) soprattutto per parlargli delle scandalose chiusure dei musei statali durante le feste. Temendo di annoiarlo con minuzie, come i colibrì di Trieste, Sgarbi ha invece scoperto che Berlusconi è amante della rara specie: ha i colibrì nel parco della sua villa di Antigua.
Diventata la questione un affare di Stato (e non solo per la mancanza di fondi), il ministro Sandro Bondi ha preso contatto con Martines, dando precisa indicazione affinché si «esplori il problema» e si «concerti una soluzione». Ed è quanto Martines, con Caburlotto, Rimoli, la Forestale, il ministero, i Vigili del fuoco, la direttrice di Miramare, Rossella Fabiani, si appresta a fare mettendo sul tavolo anche un’ultima proposta: «Vittorio Sgarbi, direttore del polo museale veneziano, si è offerto al caso di portare i colibrì in Veneto - aggiunge il direttore regionale -, e anche questa proposta sarà tenuta in considerazione».
Punto essenziale che Martines ribadisce è che «i colibrì non debbano patire alcun disagio, il ministro all’Ambiente Prestigiacomo e il Comando della Forestale di Roma su questo sono stati tassativi, inoltre è importante che questa specie protetta e molto rara resti in Italia. Indipendentemente dai colibrì, poiché è altra questione, le irregolarità riscontrate dovranno, magari con il tempo, essere sanate, bisognerà raggiungere il rispetto delle norme là dove Caburlotto ha riscontrato anomalie».
Già entro la prossima settimana Martines s’impegna a presentare a Berlusconi e a Bondi un progetto risolutivo: «Sono certo che Rimoli sarà contento dell’interessamento che Bondi ha dimostrato, e che sarà collaborativo per una soluzione a breve, e a lungo termine. Il ministro conosce Miramare, la Riserva marina con tante specie protette, tutti consideriamo così particolare che all’ombra di Massimiliano ci siano due siti per la protezione della fauna».
Ieri dei colibrì a rischio di sfratto si è parlato nell’edizione meridiana del Tg1 e in un programma del primo pomeriggio, sempre su Raiuno. Dove, ma guarda il caso (ed era proprio tale) c’erano due ospiti speciali: Vittorio Sgarbi stesso assieme a Margherita Hack, l’altra grande paladina delle minuscole creature. Ed è partito l’ennesimo appello.
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