Parco di Villa Necker da riaprire al pubblico per 8 cittadini su dieci
TRIESTE. L’82% dei residenti vuole che il Comune intervenga affinché il demanio militare riapra ai cittadini il parco di Villa Necker. Una maggioranza scontata, ma che il comitato Ritorno al Parco ha voluto quantificare commissionando un’indagine all’istituto di ricerca Ixè. Un’iniziativa che rientra in un più ampio progetto volto a sensibilizzare i triestini sul destino di quel polmone verde ai piedi del colle di San Vito.
A breve, infatti, partiranno anche una raccolta di firme, la distribuzione di brochure che ne raccontino la storia e dei banchetti informativi che daranno ancora più forza alla richiesta di spalancare i cancelli dell’ampio parco che circonda la villa.
Tornado all’indagine di Ixè – svolta telefonicamente dal 9 al 14 ottobre scorsi su un campione di 700 persone maggiorenni residenti a Trieste –, le domande poste hanno voluto mettere anche in luce il rapporto tra i residenti e i parchi pubblici. «Complessivamente – spiegano da Ixé – i cittadini triestini “vivono” i giardini urbani con una buona intensità: mediamente oltre 5 visite al mese, ovvero più di una volta a settimana; c’è un segmento pari al 18% dei cittadini che vi si reca ogni giorno o più volte a settimana». Il 34%, invece, li frequenta una volta al mese o anche di meno. A fruire più spesso dei giardini sono mamme con bambini e persone anziane, meno i giovani.
Nelle risposte a una serie di domande che pesano il giudizio dei triestini sul verde cittadino, emerge come il 58% valuti come adeguata l’attenzione che il Comune riserva ai parchi e ai giardini pubblici, per il 38% invece è inadeguata. L’indagine, entrando nel dettaglio su Villa Necker e il suo parco, rivela che il 63% degli intervistati «ne ha sentito parlare», il 31% non conosce quel sito, il 6% racconta che in passato frequentava quel parco.
Sui motivi che spingono, come accennato, l’82% delle persone contattate a ritenere che il Comune dovrebbe intervenire per fare in modo che il demanio miliare ceda quel parco ai cittadini, il 30% lo sostiene in base al generale principio che gli spazi vadano utilizzati in modo proficuo e non siano abbandonati al degrado. Un’altra quota consistente, del 21%, sostiene il principio della “cosa pubblica”, ovvero dei diritti di una comunità, mentre il 15% è critico soprattutto verso lo spreco e l’incuria dei militari nella gestione di quel parco.
«Quali attività le piacerebbe venissero fatte nel parco?», è stato chiesto agli intervistati dando loro la possibilità di esprimere più di un’indicazione. Il 74% ha dichiarato che sarebbe favorevole alla realizzazione di aree gioco per i più piccoli, il 43% a percorsi di jogging e passeggiate, il 41% ci vedrebbe bene la sistemazione di attrezzi per fare ginnastica. Gradite al 27% delle aree dedicate ai cani, il 37% vedrebbe di buon occhio la realizzazione in quegli spazi di orti urbani. Sulla gestione del parco, metà del campione sondato da Ixè sostiene andrebbe affidata al Comune insieme ad associazioni di cittadini, per il 32% esclusivamente al Comune.
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