Parco del Mare: un tunnel per il traffico
Proposta una nuova piazza con area pedonale e veicoli da incanalare in un sottopasso
Un sottopasso per le automobili e i camion che metta in collegamento diretto il futuro Parco del mare di Campo Marzio con il golfo, creando in superficie un’ampia area pedonale dove far nascere una grande piazza. La pedonalizzazione di riva Ottaviano Augusto e di via Giulio Cesare, ottenibile con la realizzazione, attraverso lavori evidentemente lunghi e delicati, di una galleria in cui deviare il traffico, è stata proposta dall’ingegner Emilio Valdameri, general manager del progetto Turismo real estate presentato mercoledì al convegno in Camera di commercio al quale hanno partecipato progettisti ed esperti di Parchi acquatici da varie parti del mondo. Secondo Valdameri, il Parco del mare è un’opportunità da non perdere e la struttura triestina con una potenzialità di visitatori, approssimata per difetto, di 900 mila all’anno, si collocherebbe all’ottavo posto in Italia tra i musei più visitati (primi assoluti i Musei vaticani) davanti al museo del Risorgimento, al museo di Castel Sant’Angelo e allo zoo-bioparco, tutti e tre siti di Roma, staccando tra gli altri il museo della basilica di San Marco, Palazzo Pitti e la Reggia di Caserta.
Per fare un raffronto, negli ultimi anni il primo museo triestino, quello del Castello di Miramare, si è collocato appena al trentaduesimo posto con poco più di 250 mila visitatori. «Il Parco del mare di Trieste è un progetto unico nel suo genere con il principale punto di forza nella location - rileva Valdameri - poiché sarà ubicato nel centro della città, ma con accessibilità elevatissima. Pochi gli esempi di opere simili nel vivo delle città: solo Genova è paragonabile e ne ha fatto una delle chiavi del successo». La creazione dell’area pedonale grazie al sottopasso renderebbe ancora più affascinante la location e attrattiva la struttura.
«Un’ipotesi interessante», la definisce lo stesso presidente della Camera di commercio Antonio Paoletti, primo proponente del Parco del mare, sottolineando comunque che si tratterebbe di un lavoro da fare in una fase successiva e che non inciderà sul cronoprogramma che prevede l’inaugurazione dell’acquario già per il 2012. Il forte afflusso turistico dovrebbe essere favorito anche dai più vari tipi di clientela al quale la struttura che offrirà oltre alla visita dell’Acquario anche altri tipi di svago, si rivolgerà. All’interno del Parco del mare sarà infatti possibile dormire in una confortevole stanza e consumare la prima colazione per 20 euro o poco più. Ciò infatti grazie all’hotel low-cost, uno dei primi in Italia, con 180 stanze e 280 posti letto, che verrà costruito e che si rivolgerà soprattutto alle famiglie, agli studenti e ai giovani. Accanto ad esso un albergo più raffinato, da tre stelle e mezzo, che avrà anche il centro di talassoterapia all’ultimo piano.
L’idea del grande Acquario sta intanto diventando patrimonio comune della città. Uno studente si è già laureato all’università di Trieste con una tesi di laurea su questo tema, mentre un’ulteriore decina di tesi sui Parchi del mare sono in fase di elaborazione da parte di altrettanti allievi. Nell’ambito di una mostra in corso a palazzo Costanzi un progetto per il Parco del mare, è stato presentato da parte di alcuni architetti triestini. E in città è nato il Comitato pro Parco del mare guidato da Michela Angelini presidente della Junior Chamber e che raccoglie giovani di Assindustria, Ures, Confcommercio, Associazione agricoltori, dell’università, di Area science park e dell’Area marina protetta di Miramare.
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