Parco del Mare, la Cciaa lavora all'acquisto di Trieste Navigando

La Camera di commercio approva l’acquisto delle quote  della società che ha in concessione l’area della Lanterna 
Lasorte Trieste 11/05/18 - Porto Lido, Parco del Mare, Sopralluogo, Fedriga, Dipiazza, Paoletti
Lasorte Trieste 11/05/18 - Porto Lido, Parco del Mare, Sopralluogo, Fedriga, Dipiazza, Paoletti

TRIESTE In gran silenzio il presidente della Camera di commercio della Venezia Giulia Antonio Paoletti continua a lavorare al suo Parco del mare. Ora la Cciaa sta mettendo a punto l’acquisizione di Trieste Navigando, la società che ha in concessione l’area della Lanterna e che in origine doveva venir comprata assieme alla Fondazione CRTrieste.

Le ultime notizie sull’avanzamento dell’acquario risalgono a qualche mese fa, quando il piano regolatore del Comune è stato modificato per fare spazio al progetto alla Lanterna. Da allora non se n’è saputo più nulla, ma il Parco del mare, ossessione della politica triestina ormai da più di un decennio, non è sprofondato negli abissi. Il suo ideatore e principale sostenitore, Paoletti appunto, ha continuato a cesellare sottotraccia l’operazione, gestendola in prima persona.

L’acquisizione di Trieste Navigando è uno snodo fondamentale: il controllo dell’area che apre il fronte mare triestino è propedeutico a lanciare il project financing che dovrebbe portare alla realizzazione del progetto. La Cciaa non diffonde particolari sulla contrattazione in corso, ma fa sapere che l’importo in ballo per il passaggio di mano non sarebbe molto significativo nell’economia complessiva di un progetto da 40 milioni di euro. Certo è che dovrà essere coperto interamente dalla Camera di commercio, perché la Fondazione, che doveva occupare il 51% dell’operazione, si è sfilata nel corso dell’anno.

Il divorzio è avvenuto senza strappi tra i due soggetti interessati, tanto la Cciaa quanto la Fondazione, allora guidata da Massimo Paniccia, hanno evitato ogni accenno di polemica.

Una linea che la Camera mantiene anche adesso, nel commento rilasciato alla stampa sull’acquisto della società della Lanterna: «Prosegue l’iter per la realizzazione del progetto Parco del Mare - dichiara la Cciaa -. In particolare, in questi ultimi mesi si è proceduto a predisporre la bozza di contratto definitivo di acquisizione della piena proprietà della partecipazione sociale detenuta da Invitalia Spa alla società Trieste Navigando Srl».

L’ente spiega poi come l’operazione abbia avuto di recente un via libera importante. Si legge nel comunicato: «La delibera di autorizzazione all’acquisto è stata approvata dalla Giunta camerale nella seduta del 22 ottobre scorso e dopo la necessaria acquisizione dei pareri del Collegio dei revisori e del Ministero dello sviluppo economico diventerà esecutiva».

Una volta ottenuto il controllo dell’area, la Camera potrà avviare il procedimento che dovrebbe portare al cantiere. L’ente spiega: «Nel frattempo la Cciaa si sta attrezzando nella selezione degli esperti che andranno a costituire la stazione appaltante, che una volta ultimato l’iter di acquisizione della società, potrà ricevere le proposte di project financing che arriveranno dai proponenti a seguito di un regolare bando di evidenza pubblica».

Il candidato principale per il ruolo di costruttore è l’azienda friulana Icop, quella che sta realizzando la piattaforma logistica in Porto nuovo. Nei mesi scorsi la Icop aveva manifestato il suo interessamento a costruire il Parco del mare. Come confermato anche dal dirigente di Icop Vittorio Petrucco, l’azienda sta mettendo a punto una proposta dettagliata. Sembra che la Ccciaa speri di ricavarne un risparmio sul costo complessivo dell’opera.

È da vedere, però, se Paoletti riuscirà a rispettare la data ideale che si era dato per l’avvio dei lavori. La primavera scorsa, durante una visita sul sito della Lanterna assieme al presidente della Regione Massimiliano Fedriga, il presidente della Cciaa aveva annunciato: «Ci piacerebbe inaugurare il cantiere il 16 dicembre 2018, 14 anni esatti dal lancio dell’idea».

Si tratta di meno di un mese e mezzo, ed è difficile che questa tempistica possa venire rispettata.

D’altra parte il passo indietro della Fondazione ha costretto a diverse revisioni di rotta. La Cciaa assicura di poter colmare con le proprie forze i nove milioni di euro venuti meno con la rinuncia dell’ente di CRTrieste: i prossimi mesi saranno il banco di prova definitivo per tutte le rassicurazioni. —


 

Argomenti:parco del mare

Riproduzione riservata © Il Piccolo