Parco del mare “infinito”, slitta il progetto

Almeno otto mesi in più per trovare la soluzione al vincolo che ricade attorno alla Lanterna dal 1961, scoperto dal Wwf
Lasorte Trieste 02/05/19 - Viale Miramare, Sottopassaggio Ristrutturato
Lasorte Trieste 02/05/19 - Viale Miramare, Sottopassaggio Ristrutturato



Serviranno ulteriori otto mesi per arrivare alla bozza del progetto del Parco del mare a Portolido. Lo ammette il presidente della Camera di Commercio Antonio Paoletti: «L’ente camerale sta continuando, come ha sempre fatto, a lavorare per arrivare alla realizzazione del Parco del mare. Stiamo verificando con le istituzioni competenti i contenuti e i termini per il superamento dei limiti del vincolo ministeriale del 1961 gravante sull’area della Lanterna. Vincolo la cui esistenza ha provocato un allungamento di almeno otto mesi dei tempi previsti per l’analisi di fattibilità per la realizzazione dell’intervento in quell’area».

La questione del vincolo era emersa nei mesi scorsi quando l’avvocato Alessandro Giadrossi, presidente del Wwf giuliano, aveva scavato nelle carte recuperando il documento risalente al 13 giugno del 1961, quando il sottosegretario alla Pubblica istruzione Maria Maddaloni, su sollecitazione dell’architetto Civiletti, allora alla guida della Soprintendenza, firmò la norma che ancora oggi impedisce qualsiasi nuova edificazione nel raggio di 130 metri dalla Lanterna. L’anno prima erano stati completati i lavori per la caserma della Guardia di finanza e successivamente, nonostante il vincolo, oltre alla nuova sede della Lega navale, sono state edificate ulteriori palazzine. Le soluzioni sono dunque due: mantenere le cubature attuali, ipotesi complessa anche se il Parco del mare dovrebbe svilupparsi soprattutto sotto terra, oppure cancellare il vincolo, un compito però che spetterebbe al ministero con tempi che si annunciano decisamente più lunghi.

Nessuno dei partner che ha creduto nel parco marino che dovrebbe nascere a Portolido al momento si è sfilato dal progetto (eccezion fatta per la Fondazione CRTrieste) con la Regione che resta al fianco dell’ente camerale e il Comune che ha sempre pronta l’alternativa di Porto vecchio.

Il progetto di un nuovo Parco del mare risale al 2004 quando Trieste perse l’Expo e Paoletti lanciò l’idea. La prima presentazione pubblica al Verdi nel 2005 e da allora le location non sono mancate partendo proprio dal terrapieno di Barcola, poi il Porto vecchio, l’ex Pescheria, l’ex Bianchi, per arrivare a Campo Marzio nell’area del Mercato ortofrutticolo e infine a Portolido. Un anno fa sembrava che la situazione si fosse finalmente sbloccata con Paoletti che aveva effettuato un sopralluogo con il neoeletto presidente della Regione Massimiliano Fedriga e il sindaco Roberto Dipiazza, annunciando l’avvio del cantiere in tempi brevi. Il vincolo ha però bloccato tutto e ora si sta lavorando a una soluzione che verrà proposta alla Soprintendenza, che solamente con un progetto, che ancora non c’è, potrà fornire indicazioni e pareri. —



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