Parco Coronini di Gorizia restituito ai cittadini dopo cinque anni

L’area verde era chiusa dal luglio del 2020: tornerà a ospitare eventi culturali e spettacoli

Alex Pessotto
La riapertura al pubblico del Parco Coronini (Bumbaca)
La riapertura al pubblico del Parco Coronini (Bumbaca)

Inaugurazione bagnata, inaugurazione fortunata? Viene fin troppo spontaneo chiederselo. Perché quella di oggi, sabato 22 marzo, non è stata certo una bella giornata di sole e così Parco Coronini Cronberg non poteva ovviamente dare il meglio di sé.

Quel che più conta, però, è che la città sia nuovamente tornata in possesso di una delle sue meraviglie. Era chiusa dal luglio del 2020. Mancava ai goriziani, e non solo, anche perché il parco ben si presta a ospitare iniziative culturali, spettacoli, concerti.

 

Per esempio, tornerà a essere la cornice del Premio Amidei, che nelle ultime edizioni si è svolto in piazza Vittoria? «Ci sto pensando», ha raccontato Giuseppe Longo, direttore della kermesse, poco prima della benedizione e del taglio del nastro.

«Questa villa e questo parco non sono solo dei beni culturali, ma luoghi che incarnano un legame profondo con la storia. Ogni intervento di valorizzazione è un investimento per le future generazioni, perché conservare significa tramandare», ha affermato Rodolfo Ziberna che, in quanto sindaco di Gorizia, è presidente della Fondazione Coronini.

Il parco Coronini di Gorizia riapre i cancelli: spesi 1,7 milioni per il restauro
Il parco Coronini a Gorizia (Bumbaca)

«L’intervento ha restituito al parco la sua identità originaria, migliorando al contempo l’accessibilità, la sicurezza e la qualità della fruizione», ha poi dichiarato l’assessore regionale al Patrimonio Sebastiano Callari, aggiungendo appunto che «il parco non sarà soltanto un’oasi verde nel cuore di Gorizia, ma anche un motore di sviluppo per il territorio, in grado di ospitare eventi culturali, turistici e didattici».

Quindi, «l’attività svolta dalle squadre di operai si è sviluppata in circa 13.400 ore, con un investimento sulla manodopera, da parte della Regione, di 375 mila euro», ha precisato il direttore della Coronini Claudio Polverino, auspicando che «Go!2025 rappresenti un trampolino per rendere la Fondazione sempre più conosciuta e apprezzata nonché un punto di riferimento culturale per Gorizia».

Nel complesso, i lavori sono stati finanziati con un contributo di 1.742.000 euro ottenuto nel giugno 2022 a seguito della partecipazione a un bando Pnrr.

Il progetto è stato ideato da un’associazione temporanea di professionisti guidata da Giulio Valentini, architetto, che non ha mancato di illustrare nel dettaglio l’intervento di riqualificazione, ma a breve saranno programmate altre visite guidate per meglio conoscerlo.

L’obiettivo è stato quello di recuperare le originarie caratteristiche del parco realizzato alla fine dell’Ottocento sotto la guida del conte Alfredo Coronini.

Questa operazione di recupero è stata possibile attraverso ricerche storico-documentarie e analisi sul campo.

Se l’inaugurazione si è svoltanel pomeriggio, è in mattinata che un’anteprima ha visto le presenze del prefetto Ester Fedullo, del questore Luigi Di Ruscio, della soprintendente archeologia, belle arti e paesaggio per il Friuli Venezia Giulia Valentina Minosi, nonché di vari esponenti delle forze dell’ordine.

Tra l’altro, mercoledì 28 maggio sarà inaugurata la nuova mostra della Coronini. Avrà per titolo “I Borbone di Francia a Gorizia. Ricordi e immagini dell’esilio”; verrà curata da Cristina Bragaglia, ed è chiaro che, con la riapertura del parco, le attività della Fondazione non potranno che trarne beneficio.

Ora, il parco resterà visitabile dall’alba al tramonto. Spetterà ai goriziani averne la massima cura.—

Argomenti:cronaca

Riproduzione riservata © Il Piccolo