Parcheggi, multe da 100 euro ai “furbetti” della Lanterna

L’Autorità portuale e la Capitaneria rinnovano le regole di divieto di accesso Uniche eccezioni i soci della Lega navale. Introdotta contravvenzione e rimozione
Di Piero Rauber
Silvano Trieste 01/03/2014 Divieti di sosta accanto all Piscina Terapeutica
Silvano Trieste 01/03/2014 Divieti di sosta accanto all Piscina Terapeutica

Repetita iuvant. E - pure questo è un obiettivo della nuova ordinanza congiunta di Autorità portuale e Capitaneria di Porto, che ribadisce il divieto di transito e sosta su Molo Fratelli Bandiera, pena un multone da cento euro più il costo di eventuali rimozione e deposito coatto - repetita dovrebbero tenere alla larga quei furbetti (pochi per la verità in confronto ad altre zone chiuse nella forma e aperte nella sostanza) che pensavano d’aver scoperto l’America in fatto di parcheggi gratis.

La stessa punta di Molo Fratelli Bandiera, all’ombra della Lanterna, è in realtà inavvicinabile con l’auto da chi non esibisce un’autorizzazione, in quanto zona militare, già da 21 anni. Il fatto è che, nel ’93, quando cioè fu sancito il primo divieto di transito e sosta per chi non era dotato dell’apposito permesso, vicino alla linea rossa immaginaria oltre la quale non si poteva andare, in prossimità della palazzina ormeggiatori e della casa dell’ex farista, c’era una sentinella fissa. Con gli anni la sentinella è stata sostituita dalle telecamere che, evidentemente, sono sì un deterrente ma non come lo è una guardia in carne ed ossa.

I furbetti, come detto, sono pochi. Ma i posti a disposizione pure. E da un po’ di tempo in qua la Lega Navale, la società nautica che lì ha in concessione la Lanterna e una base nautica e che si sta dando molto da fare nella promozione dello sport e della vela in favore dei portatori di handicap, ha bisogno tra le altre cose di far entrare in area riservata dei mezzi in uso proprio ai disabili. E così ecco che arriva, fresca fresca, una nuova ordinanza che, a cominciare da questi giorni, “novella” - rinnova, tecnicamente - le proibizioni del ’93. L’hanno firmata, insieme, la presidente dell’Authority Marina Monassi e il comandante della Capitaneria Goffredo Bon. Oggetto: «Regolamentazione della viabilità veicolare e pedonale sulla banchina prospiciente la caserma e foresteria dei mezzi navali della Guardia costiera in località Molo Fratelli Bandiera». Le due autorità, in tale documento, «ordinano» che «nell’area del Molo compresa tra l’inizio dello scalo marittimo (la strada d’accesso alla Lanterna, ndr) e la fine della caserma Stiepovich, verso la radice del Molo stesso, è vietato il transito e la sosta dei veicoli (pure moto e bici, ndr) ad eccezione di quelli in servizio di emergenza e soccorso, di quelli in servizio d’istituto appartenenti alla Capitaneria, alle forze di polizia e all’Autorità portuale, nonché di quelli privati appartenenti al personale della Guardia costiera muniti di autorizzazione rilasciata dalla Capitaneria». Sul Molo, poi, «è fatto obbligo di mantenere una velocità massima non superiore ai 10 chilometri all’ora e di tenersi a distanza di sicurezza di almeno quattro metri dal ciglio della banchina». Non solo: è «vietato» pure «il transito pedonale pubblico sull’area» medesima «nonché sui pontili dove sono ormeggiate le unità navali della Guardia costiera e delle forze di polizia». Esistono, ovviamente, deroghe: per «soci, ospiti e fornitori» proprio della Lega Navale è «consentito l’accesso pedonale alla sede nautica o agli ormeggi in concessione, nonché il transito e la fermata dinanzi al cancello della sede stessa», a patto che non entrino più di «due veicoli per volta per il tempo necessario alle operazioni di salita/discesa dei passeggeri o carico/scarico di materiali». Inoltre «è consentita ai portatori di handicap diretti alla Lega Navale la sosta del proprio veicolo munito del previsto appositamente segnalato». Repetita, dunque, rispondono in questo caso a nuove esigenze. Ma pure iuvant. «I contravventori alla presente ordinanza - recita il documento - laddove il fatto non costituisca reato saranno puniti a norma dell’articolo 1174 comma 2» del Codice della navigazione. Banalmente: cento euro di multa più altri soldi ancora nel caso, prima del proprietario dell’auto lasciata là dove non doveva essere lasciata, arrivi il carro attrezzi.

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