Parcheggi, arrivano i display

Indicheranno le mappe delle aree di sosta: il progetto sarà realizzato grazie ai fondi europei del Pisus. Eliminati i posti-auto nel “nuovo” Corso Verdi
Di Francesco Fain
Bumbaca Gorizia 13.08.2014 Corso Verdi parcheggi Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 13.08.2014 Corso Verdi parcheggi Fotografia di Pierluigi Bumbaca

Il provvedimento più immediato sarà l’installazione di cartelli che indirizzeranno gli automobilisti all’area di parcheggio (oggi largamente sotto-utilizzata) di piazza Cesare Battisti. Ma il “cuore” del progetto sarà la posa in opera di display luminosi che, alle porte della città, indicheranno agli automobilisti le aree di sosta più vicine.

Il tutto rientra nel progetto del Pisus che prevede una serie di fondi specifici destinati alla cosiddetta “rigenerazione urbana”.

Nel frattempo, il Comune ha deciso di imprimere un (opportuno) giro di vite riguardo ai parcheggi-selvaggi lungo il tratto di Corso Verdi appena risistemato. Sino a quando l’incrocio con le via Boccaccio e via Oberdan era chiuso, si poteva anche chiudere un occhio. Ma adesso si evidenzia un problema reale, concreto: la carreggiata non è larga abbastanza. Ergo, via i parcheggi sul lato destro della carreggiata, quello opposto ai Giardini pubblici. Facile immaginare che la decisione susciterà prese di posizione e critiche ma sin dall’inizio (ovvero sin dal primo progetto) era emerso con chiarezza che lì posti-auto non ci sarebbero stati più. Piuttosto, si potrebbe ragionare sulla larghezza, per alcuni eccessiva, dei marciapiedi che portano via spazio alla carreggiata e, quindi, ai parcheggi ma ormai i lavori sono belli e fatti. E l’invito ad utilizzare piazza Cesare Battisti vuole lenire la cancellazione (definitiva) dei posti-auto sul quel tratto di Corso Verdi.

«Con l’ultimazione dei lavori nel tratto di corso Verdi davanti ai Giardini pubblici avvieremo una campagna informativa sui parcheggi della zona, a partire da piazza Battisti, che solo raramente sono saturi». A certificarlo è il sindaco Ettore Romoli, facendo il punto della situazione sui lavori. «Adesso è stato aperto l’incrocio con via Boccaccio e via Oberdan e il cantiere si concentrerà sul tratto a fianco della Posta centrale che sarà - evidenzia - analogamente riqualificato. Il nuovo tratto, come ho sempre assicurato, non sarà pedonalizzato ma tornerà il doppio senso di circolazione, con la scomparsa dei parcheggi sul lato negozi, mentre sarà confermato il circuito a senso unico di via Petrarca e via Dante». Il sindaco conferma, quindi, che saranno posizionati, a breve, cartelli indicanti il parcheggio di piazza Battisti per favorire l’utilizzo di quest’area. «In questo senso - informa il primo cittadino - cercheremo di utilizzare tutti gli strumenti di comunicazione disponibili per promuovere le fruizione delle aree di sosta vicine al centro e, com’è previsto dal progetto Pisus già finanziato, c’è l’intenzione di installare, nelle vie d’accesso alla città, anche display luminosi con la mappa dei parcheggi cittadini. Non solo: nello stesso progetto, concertato con l’Ascom, oltre a intervenire per migliorare l’accessibilità al centro urbano di Gorizia aumentando i punti di contatto informativo, anche in chiave turistica, cercheremo di attuare, insieme ai commercianti e alle associazioni di categoria, una campagna promozionale in cui l’aspetto commerciale si intreccerà con quello storico, utilizzando anche i nuovi strumenti di comunicazione on line».

Conclude Romoli: «È in momenti come questo, di grave crisi economica, che si deve reagire, tutti insieme, per creare le condizioni di un nuovo sviluppo. C’è gente che passa il suo tempo a “gufare” e a criticare ogni cosa, a volte senza neppure sapere di cosa sta parlando. Io, come ho detto più volte, preferisco fare ed è grazie anche a questo che siamo riusciti ad ottenere i fondi per il progetto Pisus, risorse importanti, stiamo parlando di quasi due milioni di euro per la rigenerazione commerciale del centro e altri due milioni per le piazze. È una sfida che dobbiamo vincere. Insieme».

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