Papa Francesco sul caso Regeni: "MI sono mosso"
TRIESTE Riguardo al caso di Giulio Regeni «sono preoccupato: dalla Santa Sede mi sono mosso su questo tema, perché anche i genitori me lo hanno chiesto». Così papa Francesco, durante il volo dall'Egitto, ha risposto alla domanda dei giornalisti se della vicenda avesse parlato col presidente Al-Sisi.
"La Santa Sede si è mossa - ha detto -, non dirò come e dove, ma ci siamo mossi». Del colloquio con Al-Sisi ha invece detto che «era privato, e per rispetto si deve mantenere la riservatezza. È riservato. Generalmente, quando parlo con un capo di Stato in dialogo privato, quello rimane privato - ha spiegato il Pontefice -. A meno che, di comune accordo, su un certo punto si decide di renderlo pubblico».
In Egitto, ha aggiunto «ho avuto quattro dialoghi, col grande imam di Al-Azhar, col presidente Al-Sisi, col patriarca copto ortodosso Tawadros e col patriarca copto cattolico Ibrahim. Credo che sia privato - ha concluso - e per rispetto si deve mantenere la riservatezza. È riservato».
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