Paoletti: "Parco del mare e Fieradi Trieste, tutto all’Ortofrutticolo"

Antonio Paoletti, presidente della Camera di commercio, rilancia sul Parco del mare sposandolo alla causa della Fiera di Trieste: "A Campo Marzio le strutture possono coesistere, c’è spazio anche per il centro congressi"
Antonio Paoletti, presidente della Camera di commercio
Antonio Paoletti, presidente della Camera di commercio
TRIESTE.
L’aria di Amman, dove si trova in missione, gli ha portato consiglio e dalla capitale giordana Antonio Paoletti, presidente della Camera di commercio, ieri ha rilanciato forte sul Parco del mare sposandolo alla causa della Fiera di Trieste e tentando di rimettere assieme i tasselli sparsi di un puzzle che da una decina d’anni i politici spostano continuamente facendo sorridere, per non piangere, i triestini. Nel suo ultimo appello Paoletti usa il nuovo Centro all’ingrosso che la Camera di commercio sta per cominciare a costruire sul terreno di fronte alla Wartsila come una sorta di cavallo di Troia per permettere al Parco del mare di penetrare nuovamente sull’area di Campo Marzio da cui sembrava essere stato definitivamente cacciato.


«Già a febbraio sarà pronto il primo capannone - annuncia Paoletti - e la Camera di commercio potrà affittarlo agli operatori del Mercato ortofrutticolo che così in tempi molto brevi potranno lasciare Campo Marzio per approdare in un’area strategica a ridosso della Grande viabilità. La superficie è sufficiente. Attualmente i box dei commercianti hanno 70-80 metri quadrati e poi ci sono gli spazi comuni. Tutto è facilmente trasferibile in un’area più moderna e meglio attrezzata».


Per permettere lo sgombero di Campo Marzio nella fase in cui il sindaco Dipiazza era favorevole a questa ipotesi, il Comune aveva acquistato un terreno alle Noghere, ma le operazioni di bonifica avrebbero richiesto tempi smisurati e prima ancora della crisi di finanziamenti pubblici e del timore di un aflusso insufficiente di visitatori era stata questa la causa che aveva fatto raffreddare il progetto.


Ma il vero coupe de theatre è in agguato perché nella nuova concezione paolettiana la risoluzione della questione Parco del mare va di pari passo con quella della Fiera oggi sulla soglia della liquidazione. «A Campo Marzio possono splendidamente coesistere le due strutture - sostiene Paoletti - proprio sostenendosi a vicenda». Ma c’è di più: in una costruzione a due livelli che dovrebbe affiancare il Parco del mare sostituendo i due alberghi originariamente previsti, ma non più considerati strategici (ne sorgeranno al Silos e in Porte Vecchio) un piano potrebbe essere occupato dalla Fiera e uno dal nuovo Centro congressi di Trieste.


Ma dove trovare i soldi per costruire quella che già viene chiamata la ”Fiera del terzo millennio”? Qui la risposta è semplice. «Vendendo - risponde il presidente della Camera di commercio - i terreni oggi occupati dal comprensorio di Montebello, operazione che potrà fruttare una cifra compresa tra i 15 e i 20 milioni di euro». E i soldi per il Parco del mare? «Ho sempre detto che quelli si trovano - la replica - dalla Fondazione CrTrieste, dalla Camera di commercio, forse dalla Regione, sicuramente dai privati visto che tra l’altro Costa ha riaffermato il proprio interesse per l’iniziativa».


Va considerato anche tutto il contesto in cui il megacomplesso ”Parco del mare - Fiera - Centro congressi” verrebbe calato. Avendo accanto il Museo ferroviario, il Museo del mare, il Science centre con il Museo Alinari, gli spazi da reinventare della stazione di Campo Marzio, il futuro marina di Portolido, i club nautici della Sacchetta, la piscina terapeutica, gli stabilimenti balneari. Servito perfettamente dalla Grande viabilità e di fronte a un capolinea della prospettata metropolitana leggera, il Parco del mare grazie ai supporti della Fiera e del Centro congressi creerebbe un sistema complessivo in grado di calamitare più facilmente i 900 mila visitatori all’anno inizialmente previsti.


Oltre a due manifestazioni consolidate come Triestespressoexpo e Olio capitale, Fiera e Centro convegni potrebbero ospitare rassegne e congressi correlati, ma anche realizzati dai musei circostanti, esposizioni temporanee, laboratori didattici e workshop, meeting, anche feste e appuntamenti per i giovani, ma soprattutto una Fiera della nautica e una della logistica che potrebbero divenire le più importanti manifestazioni dei due settori in Adriatico. I parcheggi potranno venir creati nei piani interrati: mille per ogni livello.

«È un’idea che mi auguro venga ora presa in considerazione e discussa dall’intera città - conclude Paoletti - mentre i costruttori locali potrebbero farsi avanti per presentare un proprio progetto».

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