Pannelli fotovoltaici lungo la Gorizia-Villesse

Sono stati installati da Autovie venete a Savogna d’Isonzo per un investimento di 450mila euro. Modello unico in Italia. Serviranno ad illuminare la nuova galleria
Bumbaca Gorizia 23.04.2013 Lavori Raccordo Savogna - Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 23.04.2013 Lavori Raccordo Savogna - Fotografia di Pierluigi Bumbaca

SAVOGNA. Il colpo d’occhio è spettacolare. Millequattrocento metri quadrati di pannelli fotovoltaici che costituiscono una vera e propria “distesa” di vetro.

Si stanno concludendo a Savogna d’Isonzo i lavori di posa in opera del megaimpianto costruito sfruttando le scarpate in trincea (più in basso, cioè, rispetto al livello del terreno). Come si ricorderà, non si tratta di un investimento banale perché saranno impegnati 450mila euro. «Un modello unico in Italia, composto da 1.400 metri quadrati di pannelli fotovoltaici, sorretti - ha spiegato di recente Autovie Venete - da una struttura metallica antisismica e incastrata nel terreno, che saranno in grado di produrre circa 220 mila kilowatt di energia all’anno. L’energia sarà utilizzata per illuminare la galleria di Savogna d’Isonzo».

Le caratteristiche del territorio attraversato dal raccordo e, in particolare, la posizione della galleria di Savogna d’Isonzo sono «molto adatte all’installazione di impianti per la produzione di energie rinnovabili: la strada, infatti, corre in trincea, (più in basso, cioè, rispetto al livello del terreno) e la scarpata rivolta a Sud è completamente da 800 moduli fotovoltaici , è completamente recintato, videosorvegliato e dispone inoltre di un sistema di sicurezza che sospende automaticamente l’attività in caso di pericolo. La corrente continua prodotta dai pannelli, viene convertita in corrente alternata e utilizzata per l’illuminazione diurna (più intensa per evitare il colpo di luce) e notturna della galleria».

Non è tutto. Per la nuova Gorizia-Villesse si è registrato un investimento da oltre 171 milioni di euro, circa 10 milioni a chilometro. La larghezza della carreggiata è stata quasi raddoppiata (da 14,50 metri ad oltre 25) mentre ammonta a 500mila metri cubi di materiale movimentato. Sono numeri-monstre quelli della trasformazione in autostrada del raccordo Gorizia-Villesse. Mai come in questi giorni, si può apprezzare la mobilitazione di operai, mezzi, escavatori, camion. Insomma, si sta lavorando a pieno ritmo per arrivare alla conclusione degli interventi. Per la Villesse-Gorizia è stato previsto il riutilizzo della pavimentazione esistente attraverso il “riciclaggio a freddo”: un accorgimento che permette di minimizzare la quantità di rifiuti destinati alla discarica e la necessità di nuovo materiale da impiegare per la realizzazione della sovrastruttura. Il raccordo, ieri, era carente in termini di tutela dell’ambiente attraversato.La pavimentazione di tutta la vecchia Gorizia-Villesse, attraverso il “riciclaggio a freddo”, è stata riutilizzata e questo ha permesso di minimizzare la quantità di rifiuti destinati alla discarica e di ridurre la necessità di nuovo materiale da impiegare per la realizzazione della sovrastruttura. Il raccordo è oggi carente in termini di tutela dell’ambiente attraversato. Per ovviare a questo problema gli investimenti in progetto per la protezione delle acque superficiali e della falda, per il contenimento dell’inquinamento acustico, per le opere a verde e di inserimento dell’opera nel paesaggio hanno un’incidenza superiore al 12% del costo dell’opera.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo