Palmanova, tartaruga cova le uova sui bastioni
PALMANOVA. Jogging con sorpresa attorno alle mura di Palmanova. È capitato, durante una passeggiata sull’anello inferiore dei percorsi sui bastioni, ad un uomo che assieme alla figlia ha notato qualcosa di strano tra l’erba, a ridosso della cinta muraria. Padre e figlia si sono così fermati a guardare con maggior attenzione, e hanno potuto seguire le fasi di deposito delle uova da parte di una grossa tartaruga d’acqua.
È stato davvero emozionante lo spettacolo, come hanno sottolineato i due e cosa assai rara. Di tartarughe che albergano nell’acqua del seicentesco fossato ve ne sono di varie specie e si notano anche in situazioni particolari, ma vederne una che depone le uova, per coloro che amano o studiano gli animali, è inconsueto, soprattutto in un ambiente così composito come si presenta la cinta bastionata della Fortezza.
Qualche scatto con il cellulare diventa chiaramente d’obbligo, pur con i dovuti accorgimenti, senza disturbare l’animale alle prese con la sua covata.
Con il ripristino del canale che alimenta il fossato e la realizzazione delle caratteristiche cascatelle da parte degli operatori la Forestale, elementi di forte richiamo anche per visitatori e turisti, l’afflusso delle acque nell’alveo che circonda Palmanova è diventato costante, tanto da favorire l’insediamento di molte specie avifaunistiche.
Le tartarughe rappresentano il motivo di maggior richiamo, ma anche la forte presenza di germani reali che nidificano sulle sponde, gallinelle d’acqua e folaghe offrono un tocco in più, un motivo di maggior interesse per le centinaia di persone che ogni giorno, fin dalle prime ore dell’alba fino al tramonto inoltrato, raggiungono le mura di fortificazione della città stellata per praticare una sana attività ginnica, oppure per semplici passeggiate o per visitare il parco storico dei bastioni che negli ultimi tempi è diventato una mèta molto frequentata.
Un rinnovato interesse verso i bastioni anche in considerazione del fatto che sono state aperte varie gallerie che mettono in evidenza l’articolata composizione del sottosuolo dell’intera cinta bastionata.
Dunque, ora questo vasto panorama di fauna presente nel “Parco dei Bastioni” costituisce un ulteriore richiamo. L’importante, come avvertono gli esperti ornitologi, è ammirare le specie presenti con la dovuta attenzione per non rischiare di disturbare troppo questi animali che, seppur abituati alla presenza umana, potrebbero abbandonare la zona se infastiditi troppo soprattutto durante la covata.
Per quanto concerne la grande tartaruga d’acqua scoperta durante la deposizione delle uova, la persona che l’ha trovata ha mantenuto strettamente segreto il luogo preciso in cui ha nascosto la sua futura prole, proprio per impedire ai curiosi di accedervi affinché l’animale non si spaventi e decida di abbandonare la covata.
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