Palmanova dice addio al vecchio ospedale: da oggi le ruspe in azione

Prende il via l’abbattimento del vecchio edificio risalente al 1937. Al suo posto, su un’area di ottomila mq, sorgeranno palazzine residenziali

PALMANOVA. Quella odierna è una di quelle date da annotare nella storia della città. Inizia infatti la demolizione del vecchio ospedale civile di Palmanova, ad eccezione del corpo posteriore con le arcate. A essere interessata dai lavori è un’area di circa 8000 mq. Il 30% della superficie accoglierà spazi residenziali, il resto è destinato a ospitare servizi. Nei mesi scorsi si sono svolte le opere preliminari alla demolizione: smontaggi interni, asportazione di porte e finestre, rimozione dei pavimenti, separazione dei materiali.

Oggi, alle 14. 30, comincerà l’opera di demolizione. «Un momento storico che attendiamo da tempo – commenta il sindaco Francesco Martines –. Finalmente potremo cominciare l’opera di riqualificazione di quell’area, riaprendo anche la viabilità su quel tratto della strada delle milizie». All’avvio delle demolizioni, presenzierà anche l’assessore regionale alle infrastrutture Mariagrazia Santoro, oltre ai proprietari dell’area, la Mcp FriulCostruzioni.



Se ne va così un pezzetto di storia della città stellata per lasciar spazio a nuove realizzazioni. «In quell’area nel 1600 – spiega l’architetto Fabio Legisa – sorge, per volere della Serenissima, una caserma di fanteria denominata San Teodoro, per l’alloggiamento della truppa. Un decreto del 1870, firmato dall’allora presidente dell’ospedale Spangaro e dall’autorità militare italiana, sancisce la convezione d’uso della caserma come ospedale civile. Nel 1897 l’amministrazione ospedaliera acquista la vecchia caserma veneziana. Nel corso dei decenni vengono redatti numerosi progetti e attuati interventi radicali che stravolgono l’originaria struttura».



Durante la Grande guerra l’ospedale diviene uno dei maggiori centri di smistamento di feriti provenienti dal fronte, oltre a proseguire le sue funzioni di assistenza ai civili. L’ex caserma sopravvive fino al primo dopoguerra. Nel 1933 viene deliberata la completa trasformazione del corpo principale dell’ospedale. «L’incarico – prosegue Legisa – viene inizialmente affidato a Eugenio Mariutti, progettista dell’ospedale di Udine. Mariutti, a causa dei notevoli impegni, rifiuta e indica l’architetto Ettore Gilberti, il quale accetta e si mette all’opera. Nel corso dei lavori però Gilberti muore e gli subentra il figlio. Il nuovo ospedale viene inaugurato nell’aprile 1937».

L’attività del nosocomio prosegue nel secondo dopoguerra tra ampliamenti, nuovi corpi di fabbrica, modifiche. Negli anni settanta inizia la costruzione del nuovo ospedale di via Natisone e negli anni 80 cominciano i trasferimenti dei servizi, degli uffici e poi via via dei vari reparti nel nuovo ospedale, un passaggio durato oltre una ventina d’anni. Nel 2008 la Mcp acquista l’immobile.
 

Riproduzione riservata © Il Piccolo