"Friulani all'estero": multa e partite a porte chiuse dopo lo striscione offensivo contro lo Zalet di Trieste

Sentenza del giudice sportivo della Federvolley in seguito alla scritta esposta ad Aurisina da parte dei tifosi della Rojalkennedy Udine

Riccardo Tosques
Lo striscione dei tifosi della Rojalkennedy esposto ad Aurisina
Lo striscione dei tifosi della Rojalkennedy esposto ad Aurisina

TRIESTE. Obbligo di disputare le prossime due gare di campionato in casa a porte chiuse e sanzione pari a 350 euro.

Si è concluso in maniera piuttosto soft il caso dello striscione “Friulani all’estero” esibito lo scorso 21 dicembre dai tifosi della squadra di pallavolo Rojalkennedy, all’interno della palestra comunale Savo Ušaj di Aurisina, in occasione del match contro lo Zalet, partita valida per il campionato regionale di serie C femminile.

 

«Esposizione di striscione gravemente offensivo e coro gravemente offensivo da parte dei propri sostenitori nei confronti della squadra avversaria» è la motivazione con cui il giudice sportivo ha sanzionato la società friulana delle località udinesi di Reana del Rojale e Tavagnacco.

Durante la partita una decina di tifosi friulani avevano fatto volare pure diversi “vaffa” nei confronti della formazione carsolina – espressione della comunità slovena triestina – fatto piuttosto raro, per non dire rarissimo, nella realtà del volley.

Lo striscione, ovviamente, non era passato inosservato. Immediata la condanna di Pavel Vidoni, presidente del Sokol, uno dei tre sodalizi che, assieme a Kontovel e Sloga, ha contribuito alla nascita dello Zalet. Furente anche il presidente della Federvolley del Friuli Venezia Giulia, Alessandro Michelli, che non appena informato condannò l’accaduto. Dal comportamento dei propri tifosi si dissociò anche la massima carica del Rojalkennedy, Antonio Olivo Comelli, peraltro presente in quella serata ad Aurisina, ma non resosi conto del contenuto dello striscione.

Alla fine la sentenza del giudice sportivo è arrivata. Nessun Daspo come era ipotizzabile, anche alla luce della recente decisione del Questore di Treviso che aveva sanzionato quattro tifosi della Nutribullet Treviso Basket per aver esposto al PalaVerde lo striscione con la scritta “Da 70 anni intrusi”, riferimento al settantesimo anniversario del ritorno di Trieste all’Italia.

La Rojalkennedy se l’è cavata con una multa. E due partite a porte chiuse: quella di sabato contro le triestine dell’Eurovolleyschool e quella del 19 gennaio contro Fagagna. Poteva andare peggio.

Riproduzione riservata © Il Piccolo