Paletti a Gusti di frontiera per legare cibo e territorio

Nominata la commissione di funzionari interni che “scremerà” le 500 richieste di adesione alla kermesse. Punteggi e gran attenzione all’aspetto qualitativo 

È stata nominata, attraverso la determinazione numero 574, l’attesa commissione di valutazione delle istanze di partecipazione a “Gusti di frontiera 2018” che si svolgerà dal 27 al 30 settembre prossimi. Risulta essere composta, come di consueto, da dipendenti comunali super partes che analizzeranno, adottando criteri puramente oggettivi e codificati, tutte le domande pervenute che hanno superato quota 500. Ne fanno parte il comandante della Polizia locale Marco Muzzatti, la dirigente del settore tutela dell’Ambiente Clara Sgubin, il funzionario tecnico di alta specializzazione del settore Ambiente Andrea Bais, l’istruttore amministrativo e “uomo ovunque” di Gusti di frontiera Roberto Cevenini e Paola Magrin, posizione organizzativa al servizio delle attività produttive e sviluppo economico con funzioni anche di segretario verbalizzante.

Interessanti i criteri di valutazione delle domande di partecipazione riferibili alla localizzazione territoriale dei prodotti, considerata l’articolazione in Borghi caratteristica dell’evento. È ritenuta molto importante, ad esempio, la «rappresentatività dell’espositore rispetto all’area geografica di riferimento»: devono essere esplicitati il legame che unisce l’operatore al territorio rappresentato, l’attività svolta dal soggetto proponente al fine di ricostruirne l’anzianità storica caratterizzante la presenza a “Gusti”, l’indicazione di eventuali riconoscimenti conseguiti e riconducibili ai prodotti presentati durante l’evento. Ciò porterà in saccoccia fino a 5 punti.

Un altro dato viene ritenuto essenziale: la presentazione del prodotto assieme al territorio di provenienza, per creare sinergia tra l’offerta enogastronomica e l’offerta turistica. «Devono essere dimostrati – si legge nelle documentazioni di Gusti – il collegamento con la realtà turistico–ricettiva del Paese rappresentato, azioni di co-marketing con le strutture ricettive, agenzie di viaggio, aziende di soggiorno». Altro paletto: la varietà dell’offerta, prevedendo, in aggiunta alla parte enogastronomica, una proposta artigianale significativa di prodotti non alimentari a tema con la manifestazione e coerente con il Borgo rappresentato.

Infine: la previsione di animazioni e coregrafie proposte a tema con la manifestazione qualità degli allestimenti e la cura dei dettagli e dell’immagine, senza dimenticare la caratterizzazione e personalizzazione delle attrezzature.

Questi sono alcuni, quelli più rilevanti, dei parametri di valutazione utilizzati. Resta ferma l’intenzione dell’amministrazione comunale, già espressa più volte dal sindaco Rodolfo Ziberna e dall’assessore comunale ai Grandi eventi Arianna Bellan, di continuare a privilegiare in maniera sempre maggiore la qualità, considerato che ormai (sotto il profilo quantitativo) Gorizia ha già dato il massimo e non può allargare ulteriormente l’area della festa anche per problemi di sicurezza. Confermate, infine, le date: la kermesse si svolgerà dal 27 al 30 settembre.

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