Palazzo della Prefettura, parte il cantiere
Il cantiere adesso c’è, ed è difficile nasconderlo. Oltre alle recinzioni, davanti al palazzo della Prefettura campeggia una di quelle autogru specializzate nel lavoro sulle facciate, in quota alla società Di-Betta Giannino, una realtà con sede a Nimis che è attiva fin dai tempi della ricostruzione del Friuli post-terremoto.
È il primo segno evidente dei lavori di restauro che interessano il palazzo del Commissario del governo.
Niente di sconvolgente, peraltro. La struttura ha resistito egregiamente anche alla recente ondata di maltempo. Il Palazzo del Governo è uscito indenne dalle raffiche di bora a 170 chilometri all'ora. Non così è stato, per esempio, per il vicino Teatro Verdi che ha visto sollevate una parte della copertura del tetto.
L’intervento si era reso necessario dopo che, prima di Natale, si era registrato il distacco di intonaco dai cornicioni.
I soldi per risanare il palazzo non sarebbero un problema anche se non si conosce l'entità dell'intervento. «Il ministero dell'Interno - aveva assicurato tempo fa il prefetto - assicura i soldi necessari per interventi di somma urgenza come il nostro. Per un restauro completo dovrebbe intervenire invece l'agenzia del Demanio». Ignota, invece, la data della conclusione dei lavori, anche se a fine 2014 era stato annotato dalla stessa Garuffi che il palazzo «è uno dei biglietti da visita di Trieste, situato su una delle piazze più belle del mondo. Farò tutto il possibile perché sia in tutto il suo splendore».
Il Palazzo del Governo di Trieste è l'ultimo in ordine di tempo ad essere stato realizzato in piazza Unità d'Italia e ospita oggi, oltre agli uffici della Prefettura, l'abitazione del prefetto e diverse stanza per gli ospiti. Si trova sul sito che anticamente sosteneva il Molo del Mandracchio. Fu edificato nel 1764, per volere dell'Imperatrice Maria Teresa d'Austria, quale palazzo del Capitano Luogotenente. Demolito nel 1899, sullo stesso sito sorge l'attuale Palazzo del Governo, realizzato tra il 1901 e il 1905 su progetto dell'architetto viennese Emil Artmann . I mosaici delle facciate furono realizzati a lnnsbruck su disegno del viennese Giuseppe Straka e raffigurano motivi ornamentali e figurati.
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