PalaTrieste di nuovo aperto ma il parquet è da rifare
Il Comune ha chiesto una perizia preventiva sulla situazione statica complessiva della pavimentazione: potrebbero esserci dei danni che “non si vedono”. Poi partiranno i lavori per il ripristino del parquet completamente rovinato e tutti gli alti interventi necessari a mettere in sicurezza il PalaTrieste. Confermato il concerto di Jovanotti per venerdì 2 marzo anche con i lavori in corso. La fine degli interventi, e perciò il Palasport agibile in toto, è prevista entro la metà di aprile. Giusto in tempo per le squadre di pallavolo e di pallacanestro di lasciare il PalaChiarbola e chiudere il campionato dove l’avevano iniziato. Ieri mattina c’è stato un ulteriore sopralluogo, aperto a fotografi e televisioni, sullo stato attuale del PalaTrieste a oltre due mesi dal tragico crollo del palco in cui ha perso la vita lo studente lavoratore Francesco Pinna impegnato nell’allestimento della struttura.
«Nel chiedere ulteriori perizie - sottolinea l’assessore allo Sport, Emiliano Edera - mettiamo in primo piano la sicurezza. Vogliamo valutare eventuali danni sotto la pavimentazione, che molto probabilmente non ci sono. Ma è sempre meglio essere sicuri prima che vanga montato il palco per il concerto del 2 marzo. In estate poi ci riserviamo di vagliare ogni altro eventuale danno che nei prossimi mesi, a lavori finiti, potrebbe manifestarsi».
In definitiva dal quel 12 dicembre, la situazione della struttura sportiva è stata monitorata in continuazione dal Comune con lo smontaggio del palco, dopo l’ok dell’Azienda sanitaria sulla sicurezza del cantiere, e con vari altri interventi. L’Amministrazione comunale guarda al concerto ma anche all’attività sportiva di squadre che usufruivano della struttura e che sono state costrette a emigrare al Palasport di Chiarbola. Lo stesso concerto dei Jovanotti, previsto inizialmente per il due febbraio, è stato rinviato di un mese perchè le operazioni di sgombero e di messa in sicurezza hanno subito dei rallentamenti dovuti anche alla complessità della situazione che si era creata.
«L’Amministrazione comunale - aggiunge Edera - ha sempre tenuto sotto controllo ogni movimento all’interno del PalaTrieste e gli interventi stanno prendendo la strada giusta. Sono state aperte le palestrine laterali, ma naturalmente non si più entrare. E lo stesso concerto di Jovanotti non subirà ulteriori rinvii. Ne sono sicuro anche se l’ok definitivo lo avremo solo nei prossimi i giorni con la conferma del personale incaricato della perizia statica al Palasport. Si tratta, ripeto, di una misura precauzionale per garantire la massima sicurezza a chiunque entrerà all’interno del palazzetto dello sport. I tempi comunque che ci siamo proposti per aprire definitivamente la struttura sono ormai definiti, al massimo entro la prima metà di aprile».
Sui costi è tutto ancora da definire, sono stati chiesti dal Comune dei preventivi per il parquet ma, a danni ancora da quantificare completamente, la cifra che gira si attesta attorno ai 100 milioni di euro che saranno a carico dell’Azalea Promotion organizzatrice del concerto.
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