Pahor tiene a battesimo i progetti del Gect

Il presidente della Slovenia in piazza della Transalpina ha evidenziato la necessità di migliorare sempre più la collaborazione transfrontaliera
Bumbaca Gorizia 28_11_2017 transalpina GECT con Pahor Presidente Slovenia © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 28_11_2017 transalpina GECT con Pahor Presidente Slovenia © Fotografia di Pierluigi Bumbaca

GORIZIA. «Le città del Gect desiderano conservare la loro storia, l’identità, la lingua, le tradizioni. Ma al tempo stesso ambiscono ad ottenere un riconoscimento speciale. E se vogliamo raggiungere questo obiettivo dobbiamo migliorare sempre più la collaborazione. L’appello che rivolgo a tutti colo che vivono da ambo i lati dell’ex confine è di cercare di cogliere ogni occasione possibile per creare i presupposti per una città comune».
È il concetto forte del discorso di Borut Pahor, presidente della Repubblica di Slovenia, alla Transalpina in occasione del lancio ufficiale dei progetti del Gect, il Gruppo europeo di cooperazione territoriale che lega i Comuni di Gorizia, Nova Gorica, Sempeter Vrtojba. La manifestazione, svoltasi martedì 28 novembre, è stata baciata dal successo. Il presidente della Slovenia è stato il relatore principale dell’evento «L’Europa che vogliamo». L’appuntamento, che segna l’avvio di azioni pilota per collaborazione transfrontaliera, si è articolato in un momento di riflessione sugli impatti che i futuri scenari delineati nel libro bianco sul futuro dell’Europa potranno avere sulle politiche transfrontaliere, e uno di presentazione dei progetti pilota di investimento territoriale integrato «Parco transfrontaliero Isonzo-Soca» e «Salute-Zdravstvo – Costruzione di un network di servizi sanitari transfrontalieri», portati avanti dal Gect, il Gruppo Europeo di Cooperazione Transfrontaliera. Oltre ai sindaci di Gorizia, Rodolfo Ziberna, di Nova Gorica, Matej Aron, e di Sempeter Vertojba, Milan Turk, erano presenti anche il presidente del Gect, Robert Golob, e l’assessore ambiente ed energia del Friuli Venezia Giulia, Sara Vito. E Pahor ha rimarcato la necessità di rendere sempre più stretta la collaborazione fra le tre città.

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