Pahor a Gorizia: «Collaborazione transfrontaliera in ritardo»
Il presidente della Repubblica di Slovenia, Borut Pahor, in visita a Gorizia, dopo aver toccato i luoghi più significativi della città per quanto attiene alla storia della comunità slovena, è stato ospite dell’assemblea del Gect, l’organismo di pianificazione transconfinaria che ha sede nello storico palazzo del Trgovski dom.
Il presidente non ha nascosto un certo rammarico per il ritardo accumulato da questo organismo nell’attuazione di progetti concreti per la comunità del Goriziano. Ha detto: «Non possiamo tornare indietro nel tempo, ma da oggi in poi dobbiamo accelerare il passo e recuperare il ritardo storico nella programmazione europea, ponendoci nuovi obiettivi».
Secondo Pahor, inoltre, che è originario del Goriziano, «strumenti come il Gruppo europeo di cooperazione territoriale consentono di superare gli attriti della storia e i pregiudizi del passato, creando le basi per una collaborazione comune».
In effetti il Gect a quasi tre anni dalla sua istituzione non ha fino adesso prodotto alcun risultato significativo. Al di là delle frasi di circostanza e dei buoni intenti non si coglie una reale volontà di collaborare da una parte e l’altra del confine.
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