Pagò il club a luci rosse con la card del Comune, sindaco di Murter nel mirino

Il primo cittadino della cittadina vicino a Sebenico, sulle Incoronate era in missione a Klagenfurt. L’Ufficio anticorruzione ha aperto un fascicolo
Valmer Cusma

SEBENICO. Sulla notte che il sindaco di Morter - Incoronata (Murter – Kornati) trascorse in un bordello di Klagenfurt e pagò con la carta di credito del Comune, sta ora indagando l'Uskok, l’Ufficio per la lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata che ha aperto un fascicolo di indagine. Della vicenda consumata in terra austriaca ha dapprima scritto il portale Telegram.hr; la notizia è poi rimbalzata un po’ su tutta la stampa croata. L’episodio non è recente ma solo in questi giorni è venuto alla luce, con il portale che fra l’altro ha pubblicato le fatture emesse dalla casa di piacere, che non lasciano alcuna ombra di dubbio.

Nell'aprile del 2019 Toni Turcinov, sindaco del Comune che comprende diverse isole al largo di Sebenico, si reca in Austria assieme a alcuni suoi collaboratori per promuovere l'offerta turistica e le bellezze paesaggistiche delle isole dalmate. Il sindaco non si limita al viaggio di dovere. Ed ecco che Turcinov una sera entra nel club La Cocotte, e dopo una ricognizione effettua le sue scelte fra la decina di giovani donne in attesa. Il mattino dopo ovviamente arrivano i conti da pagare.

Ebbene, il Telegram.hr ha pubblicato tre fatture: due da 600 euro ciascuna e la terza da 360 euro. In totale 1.560 euro, che il sindaco ha pagato con la carta di credito del Comune, quindi attingendo dai fondi pubblici. Come dire, sono stati i cittadini isolani a pagargli la capatina al club, nel frattempo chiuso.

Ora, alla richiesta di spiegazioni da parte della stampa, Turcinov dapprima ha dichiarato di non essere in grado di rispondere in quanto ancora sofferente per un problema di salute. Poi, dopo varie insistenze, ha spiegato che «voleva pagare il conto con la carta personale ma al momento di estrarla dal portafogli ha mescolato le carte, anche perché appartengono alla stessa banca». Ha quindi tentato di discolparsi dicendo di aver pagato di tasca sua, a titolo di compensazione del danno arrecato al Comune, la sistemazione della delegazione nell'hotel Schlosswirt Ebenthal per un importo pari proprio a 1.560 euro. La direzione dell'albergo invece ha smentito di aver emesso tale fattura al sindaco.

Inchiodato da tutte le parti, Turcinov ha annunciato infine le dimissioni da consigliere dell'Assemblea regionale, ma non da sindaco in quanto «deve portare a termine progetti importanti». —

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