Campi da padel e calcetto negli ex spazi espositivi dell’Ente Fiera di Gorizia
Sul tavolo di Comune e Camera di commercio il progetto targato Tecnocoop. Ipotizzata la trasformazione in cittadella dello sport dell’intero padiglione A
«L’idea è bella». A dirlo sono sia il sindaco Rodolfo Ziberna, sia il segretario della Camera di commercio Venezia Giulia Pierluigi Medeot. La partita è quella del quartiere fieristico di via della Barca, uno spazio sterminato ma tristemente inutilizzato. Viene accolta quindi con favore la proposta formulata dalla “Tecnocoop” di Gorizia che ha presentato ufficialmente una bozza di una possibile riqualificazione del padiglione A dell’Ente Fiera di Gorizia.
Come noto, nell’aprile dell’anno passato, l’ente camerale aveva chiesto a gran voce idee e proposte da parte del territorio per riqualificare una delle zone più attrattive di Gorizia, l’area dove si è sempre tenuta la fiera campionaria. Un appello a cui la multiservizi goriziana ha risposto rapidamente, immaginando di andare a trasformare il padiglione A in un’area sportiva indoor polifunzionale.
«Riqualificare l’ex quartiere fieristico di via della Barca, o almeno una parte significativa di esso, ricavandone una sorta di cittadella dello sport – sottolinea Medeot – non è sicuramente un’idea sbagliata, anzi. Abbiamo trasmesso tutte le carte al Comune perché è il proprietario di quel compendio e la decisione deve arrivare da quell’ente».
Il sindaco Rodolfo Ziberna non esita a definire «molto buono» il progetto che è stato proposto dai privati. «Grazie alla Regione, avevamo anche individuato una linea di finanziamento per la sua concretizzazione – rivela, con grande schiettezza, il primo cittadino – ma, ad un certo punto, ci siamo dovuti un po’ fermare perché sono necessari approfondimenti in ordine alla sostenibilità economica della gestione. Se supereremo questo problema, credo che il progetto possa avere tutte le carte in regola per arrivare alla concretizzazione. Sarebbe un’ottima cosa riuscire a garantire un futuro all’area posta alle porte della città». Già perché – come fa eco ancora Medeot della Cciaa Vg - il quartiere fieristico costa parecchio, anche tenendolo chiuso. «L’ultimo utilizzo per un significativo periodo consecutivo risale ai tempi del Covid-19 quando era stato concesso un padiglione ad Asugi per l’effettuazione dei vaccini contro il virus. Poi, c’è stato un uso solamente episodico».
Nell’idea di Tecnocoop, all’interno dell’area, dovrebbero trovare posto dei campi di pickleball, di padel, di calcetto e di tennis, con la messa a disposizione di personale qualificato per promuovere uno stile di vita sano anche dal punto di vista nutrizionale.
La multiservizi che ha lanciato la proposta sottolinea come lo sport sia coesione sociale. «È vita, è inclusione ed è importante che sia accessibile ad ogni fascia della popolazione. È evidente quindi l’importanza di stimolare lo sport e le discipline proposte, in particolare, possono essere praticate da un’ampia fascia di popolazione, in termini di età e di forma fisica; inoltre, questo importante progetto amplia i servizi a disposizione della popolazione, tra cui gli studenti, ospiti universitari compresi e contribuisce a rendere la città più attrattiva per i residenti, visitatori e investitori».
È in quest’ottica che tale bozza progettuale è stata presentata al sindaco Rodolfo Ziberna, all’assessore comunale Patrizia Artico con delega a Go!2025, all’assessore allo sport Giulio Daidone e al geometra Massimo Cicigoi, in rappresentanza della Camera di commercio della Venezia Giulia, per presentare loro l’idea di riqualificazione dell’area.
Nel 2011, quando l’attuale sindaco era presidente del Consorzio per lo sviluppo del Polo universitario, Rodolfo Ziberna lanciò un’idea. Rimasta, però, sulla carta. Avrebbe voluto riutilizzare un padiglione del quartiere fieristico «come discoteca serale e area sportiva pomeridiana, collegata alla città ed alla periferia con mezzi di trasporto. Si potrebbe organizzare – disse allora – una prima fascia oraria dalle 20 alle 23 a base di concerti, poi dalle 23 alle 4 musica con il dj. Il parcheggio c’è ed è ampio e l’area è sufficientemente lontana dal centro». Ma appunto rimase una proposta che non trovò mai concretizzazione. Nel frattempo, l’area è rimasta desolatamente vuota e oggi ci si interroga su un futuro possibile. —
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