Pacchetto vacanze con tampone incluso: ecco come le spiagge di Lignano e Grado puntano a ripartire

Tante le ipotesi sul tavolo per le due principali località di mare della regione, dove si aspetta di conoscere i protocolli per la prossima estate

Maurizio Cescon
Un’immagine della spiaggia di Grado durante l’estate. Foto Katia Bonaventura
Un’immagine della spiaggia di Grado durante l’estate. Foto Katia Bonaventura

TRIESTE Sarà la seconda (e si spera ultima) stagione estiva contrassegnata dal Covid-19. Ma Lignano e Grado, le due principali località di mare del Friuli Venezia Giulia, si preparano. Non ci sono certezze, solo tante ipotesi sul tavolo, soprattutto per quanto riguarda la definizione dei protocolli che interesseranno stabilimenti balneari, ristoranti, bar, attività che saranno permesse o meno, sanificazioni, distanze e quant’altro.

Insomma i mesi del solleone, anche nel 2021, dovranno convivere con il virus, che si spera possa essere depotenziato dalla campagna vaccinale e anche dalla bella stagione, come nel 2020, quando i contagi tra maggio e ottobre erano poche decine.

A Grado i 65 hotel, i 16 apart hotel, i 6 campeggi e i villaggi turistici per 23.950 posti letto, inizieranno la stagione con un’arma in più. Il consueto elevato standard di ospitalità, quest’anno sarà incrementato grazie all’iniziativa coordinata tra Comune, Git e Consorzio Grado Turismo che consentirà, a tutti i lavoratori del settore (circa 2 mila), ai cittadini e agli ospiti che ne faranno richiesta, di potersi sottoporre a tamponi rapidi per poter monitorare e individuare tempestivamente eventuali criticità.

«I tamponi saranno fatti al palazzo delle Terme dal 19 aprile - conferma il presidente del Consorzio Thomas Soyer -. I costi, per i dipendenti e collaboratori delle attività ricettive, saranno a carico delle strutture stesse perchè è nostro interesse avere il personale in perfetta salute. Per i clienti il costo del tampone, 26 euro, potrebbe far parte del pacchetto vacanza, dipenderà dalle proposte che faranno i vari imprenditori. Noi speriamo di poter cominciare a regime con la Pentecoste che coincide con la partenza della tappa del Giro d’Italia».

A Lignano gli operatori hanno messo in moto la complicata “macchina” del riavvio. L’obiettivo, che nessuno dichiara apertamente ma su cui si punta in concreto, è quello di far partire la stagione in coincidenza con il weekend dell’Ascensione (13-16 maggio) o, al più tardi, con quello della Pentecoste, una settimana dopo. Sono le feste religiose più sentite nel mondo germanico e in passato hanno garantito giorni da tutto esaurito grazie agli austriaci e ai tedeschi.

«Stiamo aspettando comunicazioni ufficiali - conferma Enrico Guerin vice presidente di Federalberghi della provincia di Udine - , così come i concessionari della spiaggia. Appena ci autorizzano, partiremo, io intanto sto cominciando a preparare le mie strutture. Speriamo di aprire presto, non per mettere una bandierina, per dire “siamo aperti”, ma per accogliere davvero i turisti. Come prospettiva guardiamo al mese di maggio, un tema è aprire subito e un tema aprire nella seconda metà del mese. Bisognerà vedere se gli austriaci potranno venire liberamente senza quarantena, la Pentecoste cade nel fine settimana del 23.

Anche Lignano si sta organizzando per poter mettere a disposizione strutture dove si possano fare i tamponi veloci, i dettagli non ci sono, ma stiamo lavorando con il Comune e alcuni operatori. La Sogit per esempio è già in grado di farli i tamponi. I protocolli di sicurezza non ci fanno paura, abbiamo l’esperienza di un anno fa. Le prenotazioni timidamente arrivano, la gente ha tanta voglia di venire al mare e in vacanza. I clienti chiedono fortissime rassicurazioni per modalità di cancellazione, caparre, disdette. Luglio e agosto sono richiesti, ma se ci fosse la possibilità di venire a maggio e giugno, le strutture ricettive non resterebbero vuote».

«L’anno scorso abbiamo aperto il 29 maggio a Lignano e a Grado una settimana o due prima - spiega Giorgio Ardito presidente della concessionaria Lignano Pineta - , per quest’anno dobbiamo puntare a un anticipo. Se arrivano gran caldo e bel tempo, e capita che i contagi vanno giù di colpo, cosa dobbiamo fare? La gente ha voglia di muoversi, di venire in vacanza. Le misure di sicurezza ci saranno come l’anno scorso, attrezzature per sanificare, cartelli, distanziamento e quant’altro, il bagaglio dell’anno passato è rimasto, così come la possibilità di tracciamento per 14 giorni. E poi ci sono i vaccini, un asso importante che abbiamo e che 12 mesi fa non esisteva».

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