Over 60 in dubbio sulla fiala? I camici bianchi consigliano di «scegliere la razionalità»

Il presidente dell’Ordine di Udine Gian Luigi Tiberio: «Necessario fare chiarezza alla luce degli ultimi aggiornamenti sull’utilizzo stabilito dall’Aifa»
epa09130022 Vials of Vaxzevira (formerly AstraZeneca) COVID-19 vaccine in Taoyuan city, Taiwan, 12 April 2021. Taiwan started administering the second batch of COVID-19 vaccine that arrive in the country on 04 April 2021 under COVAX initiative. EPA/RITCHIE B. TONGO
epa09130022 Vials of Vaxzevira (formerly AstraZeneca) COVID-19 vaccine in Taoyuan city, Taiwan, 12 April 2021. Taiwan started administering the second batch of COVID-19 vaccine that arrive in the country on 04 April 2021 under COVAX initiative. EPA/RITCHIE B. TONGO

Vaccino ex AstraZeneca: qual è il rischio di un evento trombo embolico grave? «I camici bianchi - dice il presidente dell’Ordine di Udine Gian Luigi Tiberio - , comprendendo il disorientamento e in parte la sfiducia» di molti cittadini «sui numerosi cambi di indicazione del vaccino Vaxzevria di AstraZeneca, ritengono necessario fare chiarezza alla luce degli ultimi aggiornamenti sull’utilizzo stabilito dall’Aifa che raccomanda il vaccino anglo-svedese a chi ha più di 60 anni. Dai dati che arrivano dalla Gran Bretagna, che ha ormai quasi raggiunto l’immunità di gregge, vaccinando gran parte della popolazione con il vaccino AstraZeneca, il rischio di un evento trombo embolico grave per le persone sopra i 60 anni è dello 0,0002% (2 eventi per milione di somministrazioni)». Inoltre, «è evidente che stiamo affrontando una fase delicata di vaccinazioni in piena pandemia, con la circolazione di varianti note e il pericolo della comparsa di nuove che potrebbero inficiare l’efficacia vaccinale. Ma non dobbiamo esitare: i vaccini funzionano e sono l’unica via per uscire dall’emergenza causata dal Covid 19».

Di qui dunque il sollecito dell’Ordine ad avere «massima fiducia nella scienza e affidarsi ai medici per la scelta del vaccino. Ai cittadini dobbiamo dire la verità: le risposte non sono assolute e definitive – trattandosi di vaccini approvati per un uso emergenziale com’è risaputo - ma legate all’acquisizione di nuove conoscenze e dati che emergono durante la campagna vaccinale su vasta scala».

E a chiedergli cosa direbbe a una persone over 60 che ha dubbi se prenotare la vaccinazione con AstraZeneca, «un punto fermo, fondamentale, c’è - dice Tiberio - e va comunicato in modo esplicito a tutti: nella regione Friuli Venezia Giulia, che annovera una popolazione di 1,2 milioni di abitanti, dall’inizio della pandemia registriamo purtroppo oltre 3.500 morti (0,29% della popolazione) su più di 101 mila casi di contagi (8,41% della popolazione), il che significa che il 3,5% dei contagiati muore. A questo punto la domanda che viene posta ai cittadini over 60 che sono in dubbio se prenotarsi o meno è la seguente: “Quale strada razionale volete scegliere? Quella dello 0,0002% di rischio vaccinale o quella del 3,5% di morte in caso di contagio?”».

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