Otto mini appartamenti all’Itis nel segno dell’indipendenza
Gli spazi consentono agli anziani che li abitano di mantenere la loro autonomia utilizzando i servizi dell’azienda. Decisivo il contributo della Fondazione Casali
I vertici di Itis e Fondazione Casali assieme alla signora Grazia in uno degli otto appartamenti. Foto Lasorte
TRIESTE Otto piccoli appartamenti per persone anziane, ma completamente autosufficienti, desiderose di vivere da sole ma allo stesso tempo all’interno di una grande comunità come quella dell’Itis di via Pascoli. Abitazioni presentate ieri, dopo gli interventi di recupero edile e di adeguamento alle normative europee in tema di sicurezza.
Uno degli appartamenti dell'Itis (Lasorte)
Gli immobili, attualmente tutti occupati, sono composti da cucina, soggiorno con letto, bagno e piccolo disimpegno, e agli ospiti sono forniti tutti i servizi erogati dall’Itis ai suoi residenti. Nuovi anche gli arredi. La realizzazione di questi mini appartamenti è stata possibile grazie al contributo economico della Fondazione Casali. Un progetto iniziato quasi un anno fa e che adesso fa della struttura di via Pascoli una piccola comunità all’interno della quale chi vi è ospitato ha la possibilità di sentirsi al sicuro, perché è predisposto un sistema di chiamata di emergenza in caso di necessità.
Chi vi abita può ricevere visite di cortesia una volta al giorno e usufruisce dei servizi offerti dal personale di fiducia dell’Itis, in poche parole può entrare e uscire “da casa” come se si trattasse di un appartamento normale. «È una nuova modalità di abitare – ha dichiarato il presidente della struttura di via Pascoli, Aldo Pahor – pensata per consentire alle persone anziane, spesso sole ma ancora in buona autonomia, di godere di una struttura all’avanguardia per quanto concerne i servizi di assistenza senza perdere la loro indipendenza. Gli 8 appartamenti sono stati riempiti tutti in neanche un anno. Itis – ha ricordato Pahor – si conferma una grande comunità che ospita 400 persone e che dà lavoro a circa 500 persone».
Per ogni appartamento il canone mensile è di circa 700 euro nei quali sono incluse anche le spese di luce, acqua e gas. La cifra sale se, invece di utilizzare la cucina economica presente nell’appartamento, l’affittuario decide di usufruire della mensa della struttura.
«Qui mi sento sicura e protetta – spiega Grazia, una delle persone che utilizzano i nuovi appartamenti – e soprattutto in questo modo mi sento meno sola. Così – racconta ancora la signora, visibilmente emozionata per la presenza di giornalisti, fotografi e cineoperatori nel suo appartamentino – sono riuscita a mantenere la mia autonomia. Posso continuare ad uscire, andare in città, a teatro, partecipo agli eventi organizzati dall’Itis, mi cucino da sola e quando voglio scendo al ristorante». —
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