Ottantenne dorme in auto pur di non separarsi dal suo cane
MONFALCONE Non c’è stato verso: un posto, per il pastore belga, non si è proprio trovato. E così lui, un ottantenne monfalconese, ha preferito dormire all’addiaccio, nella sua utilitaria, piuttosto che accettare un letto nel ricovero pubblico e separarsi così dall’amatissimo amico a quattro zampe. Ma siccome la seria malattia di cui è afflitto lo ha spedito al San Polo dopo un’emorragia all’intestino e la Cuccia è frattanto venuta a conoscenza della storia dell’uomo rimasto senza casa, le volontarie si sono subito attivate per aiutarlo. E dare alla coppia di amici un luogo caldo e sicuro nel quale trascorrere le notti, per il resto del tempo che il Destino ha loro assegnato.
L’impresa non è semplice e la storia è di quelle da Natale: La Cuccia - onlus che da anni accoglie i randagi ed è stata coinvolta nel caso dalle istituzioni - ha deciso di “adottare” cane e padrone, scomodando anche i social network pur di trovare un domicilio adatto. Della serie: quando a cercare casa non è solo un animale...E proprio così, infatti, incomincia l’appello diramato su Facebook, che ha avuto circa 10mila contatti, ma zero esiti per il momento: «Solitamente gli annunci che pubblichiamo sono di amici a quattro zampe alla ricerca di una casa, una famiglia. Oggi però a cercare una dimora, oltre a un cane è anche il suo proprietario, un uomo anziano rimasto senza un tetto».
La malattia, col ricovero in ospedale, li ha costretti per un periodo alla separazione: l’animale in un box e l’uomo nella struttura sanitaria. «Diverse volontarie della Cuccia - racconta la presidente Laura Grassi -, nei giorni scorsi si sono recate in visita all’anziano, per dargli un supporto in caso di necessità». Non si vogliono dare per vinte e confidano che qualcuno possa farsi avanti, offrendo una casa all’anziano, un uomo distinto che come assicurano è disposto a pagare un modesto canone di locazione (400 euro al massimo).
Per rispetto alla famiglia, come si legge sempre su Facebook, La Cuccia «lancia l’appello a tutti»: «Cerchiamo una casa, un appartamento che abbia un affitto basso nella zona del Monfalconese e anche a Grado, per far sì che queste due anime possano continuare a stare insieme».
Per informazioni è possibile contattare il numero 3383515362, preferibilmente dopo l’orario di pranzo (in caso di mancata risposta, si può lasciare un sms e si verrà ricontattati). «Solitamente - prosegue Laura Grassi - siamo subissate di chiamate da parte di chi vuole disfarsi del cane: è la prima volta che assistiamo a un attaccamento così forte e ci troviamo davanti a un anziano che farebbe di tutto pur di non separarsi dall’amico che lo accompagna da 9 anni a questa parte». «Posso assicurare - sottolinea - che ci si strappava il cuore, quando l’uomo veniva a trovare la bestiola al nostro box. La loro è una coppia davvero indivisibile. Speriamo che qualcuno ci aiuti, posso garantire che il cane è buono e rispettoso, abituato a vivere nella casa silenziosa di un vecchietto».
«L’unico desiderio - conclude - è trascorrere il Natale insieme. Qui non si sta chiedendo la luna: è solo un piccolissimo sogno da realizzare». L’uomo è seguito dai Servizi sociali, ma come si verifica in tante parti d’Italia e probabilmente del mondo, nei dormitori pubblici è vietato l’ingresso agli animali. Questo è il motivo per cui l’ottantenne non ha accettato i posti messi a disposizioni dalle istituzioni pubbliche.
Evidentemente, per l’ottantenne che ha scelto di rinunciare a un letto al dormitorio della Marcelliana o presso un affittacamere messo in campo dai Servizi sociali del Comune pur di non separarsi dal suo pastore belga, la casa non è questione di mattoni, bensì di cuore. Ma se non viene trascorso con chi si ama, il Natale che senso ha?
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