Ostetricia e Ginecologia Un bando per il primario

Il reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Monfalcone avrà un primario nell’arco di sei mesi al massimo. Come pure la Cardiologia. Le procedure concorsuali sono state attivate dall’Azienda per l’assistenza sanitaria Bassa Friulana Isontina, ma i tempi non saranno più brevi. È quanto ha affermato il direttore generale dell’Aas 2 Gianni Pilati nel corso dell’audizione da parte della commissione consiliare Salute, promossa soprattutto per chiarire i nodi critici del Piano dell’emergenza regionale.
I bandi per la copertura delle altre tre apicalità scoperte nell’ospedale di Gorizia-Monfalcone, quelle relative all’Oncologia, Riabilitazione e Radiologia, partiranno invece solo il prossimo anno. L’organizzazione delineata dall’Atto aziendale che sarà approvato entro la fine del mese prevede un primariato per ciascuna delle due sedi ospedaliere per Medicina, Pronto soccorso e Anestesia e un primario unico per Chirurgia, Ortopedia e Radiologia. Monfalcone manterrà come specialità, oltre il Dipartimento materno-infantile, l’Oculistica e l’Otorino. «Tutto il turn over del personale è stato coperto - ha detto Pilati - e lo sarà anche nel 2016. La sostituzione è avvenuta anche al Centro anti-diabetico, che non sarà depotenziato».
Tra gli obiettivi a breve termine (forse già entro la fine dell’anno) annunciati dal direttore generale c’è intanto l’attivazione di dieci posti letto di riabilitazione post-traumatologica del paziente ortopedico. Il direttore generale ha confermato poi lo stanziamento di 3,5 milioni di euro da parte della Regione per la realizzazione di una serie di interventi su attrezzature e strutture al San Polo, che rimane il primo ospedale per numero di ricoveri sui quattro dell'Aas Bassa friulana Isontina (oltre 9mila contro i circa 8mila di Palmanova e i circa 6mila di Gorizia e Latisana). L’acquisto della nuova Risonanza magnetica è stato invece autorizzato, ma non ancora finanziato. «È però nella lista delle priorità per il 2016», ha detto Pilati.
Di fondi aggiuntivi per il Crua non ci sono comunque notizie, stando a quanto risposto dal direttore generale al consigliere dell’Idv Claudio Martin. Più a lungo termine, secondo quanto indicato da Pilati, è prevista la realizzazione di altri due Centri di assistenza primaria in provincia, dopo quelli in fase di predisposizione di Grado e Cormons. «Auspichiamo che uno possa essere attivato in città, dove rimane l’esigenza di fornire risposte a una fetta di popolazione, alleggerendo il carico sul Pronto soccorso», afferma l’assessore alle Politiche sociali Cristiana Morsolin, che negli scorsi giorni ha fatto sentire le ragioni di Monfalcone e del territorio circostante in materia di emergenza in III commissione del Consiglio regionale. «In attesa che le risorse siano riorientate sul territorio efficientando gli ospedale, come affermato dal direttore generale - rileva -, non si può pretendere di togliere ancora a quest’area». (la. bl.)
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