«Ostaggi dei Tir alla barriera del Lisert»

Oltre 200 residenti tra Monfalcone, Ronchi, Doberdò e Duino chiedono ad Autovie Venete di bloccare l’ampliamento dei caselli
La barriera del Lisert
La barriera del Lisert

MONFALCONE L’ampliamento della barriera autostradale del Lisert prenderà il via a fine estate per concludersi dopo circa 20 mesi di lavori. La creazione di tre nuove porte e la riorganizzazione del casello, del valore complessivo di quasi 16 milioni di euro, sono state appaltate da Autovie Venete. Indietro, quindi, è molto difficile che si torni, ma l’operazione continua a sollevare una forte opposizione in un territorio che da un quarto di secolo chiede di trasformare il tratto dell’A4 tra Ronchi dei Legionari e Monfalcone Est in circonvallazione del quarto polo industriale della regione. Una residente di Sablici, piccolo nucleo abitato soprastante la barriera, in comune di Doberdò, in poco tempo e in pratica da sola ha raccolto quasi 200 firme in calce all’appello rivolto al nuovo presidente della Regione Massimiliano Fedriga e inviato per conoscenza anche ai sindaci dei Comuni coinvolti, quelli di Monfalcone e Doberdò, Ronchi e Duino Aurisina, alle prese ogni giorno con importanti e sempre più impattanti flussi di traffico pesante. «La terza corsia si fermerà a Villesse – osserva Lidia Leghissa, la promotrice della petizione – e quindi non sarebbe stato più logico posizionare lì una barriera e trasformare il tratto di A4 fino al Lisert in superstrada? Si poteva pensare a un ricarico della tariffa della tratta, come avviene per chi esce a Villesse ora».

I cittadini di un territorio che supera i confini dell’ex provincia di Gorizia sono anche preoccupati dagli impatti ambientali dell’opera, come spiega Leghissa, oltre che stanchi dei problemi creati dal traffico di Tir, sulle Strade regionali 14 e 55 del Vallone. «Speriamo la nuova amministrazione regionale possa sentire le nostre ragioni», aggiunge. È quanto auspica anche il sindaco di Monfalcone Anna Cisint, che alla precedente amministrazione regionale, principale azionista di Autovie Venete (tramite Friulia), aveva sollecitato in modo formale, anche assieme ad altri sindaci, l’apertura di un tavolo sulla liberalizzazione dell’A4, il rifacimento della barriera, il nodo del traffico pesante. «Siamo rimasti inascoltati, anche da Autovie Venete, che non ha mai risposto alla mia amministrazione», sottolinea Cisint, che oggi sottoporrà il tema al presidente Fedriga nel suo passaggio in città per l’inaugurazione del restaurato municipio. «Purtroppo paghiamo il parere espresso a fine maggio del 2015 dalla precedente amministrazione locale sul progetto, secondo il quale non si ravvisavano, non si capisce su quali basi, “evidenti criticità” rispetto al territorio comunale», dice Cisint.

Autovie Venete dal canto suo sottolinea come il percorso autorizzativo sia stato lungo e abbia, come da normativa, concesso modi e tempo a cittadini ed enti locali di avanzare i propri rilievi e osservazioni. Le prescrizioni a carattere ambientale sulla realizzazione dell’opera in ogni caso non mancano. Il nuovo progetto di ampliamento della barriera autostradale del Lisert, costruita negli anni’60, prevede l’ampliamento delle strutture di esazione con tre nuove porte in uscita. L’attuale fabbricato di stazione sarà demolito e ne sarà realizzato uno nuovo, seminterrato, come spiega Autovie, posto all’interno del rilevato di ampliamento del piazzale: in questo modo risulta possibile incrementare la superficie carrabile in approccio alle piste in entrata e alle piste satelliti in uscita. È anche prevista la realizzazione di una nuova pensilina di copertura delle piste in uscita e di una passerella pedonale sopraelevata per consentire l’attraversamento in sicurezza del piazzale da parte del personale. Per incrementare ulteriormente la capacità di accumulo della barriera e rendere più agevole il flusso dei veicoli in approccio alle piste in uscita, sarà ampliata la piattaforma autostradale in ingresso alla barriera in direzione Trieste, dove verrà realizzata una terza corsia di marcia per un tratto di 350 metri circa. L’intervento si completa con l’adeguamento della pista di uscita per Monfalcone alla nuova geometria del piazzale, con la realizzazione di un parcheggio dipendenti. Il quadro economico di progetto prevede una spesa complessiva di 15. 625. 513, 43 euro, mentre la durata complessiva dell’intervento è stimata in 585 giorni.

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