Ossola: «Il sindaco di Gorizia irritato dalla presenza di Saviano»

Il curatore del festival: «Il Comune ci fa pagare l’affitto del teatro, le istituzioni di Pordenone sostengono invece Pordenonelegge»
Roberto Saviano
Roberto Saviano

GORIZIA. «Il Comune di Pordenone crede e sostiene Pordenonelegge mettendo gratuitamente a disposizione i suoi spazi per la manifestazione. Il Comune di Gorizia non lo fa invece con il festival èStoria. Devo dedurre che non crede nella nostra iniziativa, che dà lustro alla città. E aggiungo che Ettore Romoli è irritato per la presenza di Roberto Saviano al festival».

Il curatore di èStoria Adriano Ossola non usa scorciatoie né giri di parole per criticare il sindaco Ettore Romoli, a suo dire distante e disinteressato al festival. Al contrario - parole di Ossola - di quanto fatto dalla Camera di commercio e della Bsi.

Ossola rincara la dose: «Questa è la conseguenza di avere un assessore alla cultura, il sindaco Romoli, che è distante dalla cultura a meno che non si tratti delle poche iniziative proposte dal Comune». Oggetto del contendere è l’utilizzo del Teatro Verdi per l’inaugurazione del festival, venerdì alle 18.

Spiega Ossola: «Abbiamo dovuto pagare al Comune anche l’affitto della sola platea perché altrimenti i costi sarebbero saliti a un importo complessivo per noi insostenibile. Abbiamo pensato che la presenza del sociologo Zygmunt Bauman, che terrà la lecto magistralis, possa sollecitare la presenza di un pubblico più vasto di quanto la platea possa ospitare. Ci dispiacerebbe che persone rimanessero escluse dall’appuntamento dopo aver sopportato una lunga attesa. Ho chiesto agli uffici del Comune di poter disporre gratuitamente almeno della prima galleria. Mi hanno risposto picche dimostrando totale disinteresse».

L’affitto dell’intero teatro ammonta a circa 3600 euro, la sola platea 800 euro. Il sindaco riferisce che all’associazione èStoria è stato praticato uno sconto del 50 per cento e una riduzione sensibile della tassa di occupazione pubblica per i gazebo dei giardini pubblici di corso Verdi, sede principale del festival.

Ancora Ossola: «Riceviamo dal Comune un contributo di 23mila euro, oltre la metà lo restituiamo sotto forma di pagamento di tasse e servizi. Faccio notare che solo nelle ultime ore i due inserti dei maggiori quotidiani, il Venerdì di Repubblica e Sette, hanno dedicato a èStoria una mezza dozzina di pagine raggiungendo un pubblico di lettori di oltre un milione. Un’enorme pubblicità per Gorizia. In cambio il Comune ci ripaga così».

Ossola ringrazia invece il presidente Madriz e il suo staff della Camera di commercio perché «ci mettono a disposizione gratuitamente Palazzo De Bassa e dimostrano ampia disponibilità alla collaborazione per la migliore riuscita della manifestazione».

C’è però un retroscena non secondario di questa pepata querelle tra Ossola e Romoli. Si chiama Roberto Saviano. La doppia presenza del giornalista al festival rappresenta per Ossola un motivo di grande soddisfazione per lo spessore di Saviano e per il suo alto valore di testimonianza. Al sindaco Romoli invece non piace per nulla Saviano, pur riconoscendo che averlo nel palinsesto del festival rappresenta una significativa “attrattiva”.

«Al sindaco Romoli non piacevano molti altri ospiti di èStoria, a cominciare da Dario Fo», chiosa Ossola. Resta da svelare che lo scambio di opinioni tra i due su Saviano si è articolato con “modalità lessicali” non riproducibil sul giornale. Tanto possiamo testimoniare.

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